Una grande produzione come la nuova versione della Universal Pictures de La Mummia ha richiesto ovviamente una grande quantità di effetti: effetti visivi supervisionati da John Benton della Industrial Light & Magic, effetti live-action per le creature presenti nel film supervisionati da Nick Dudman e gli effetti speciali di Chris Corbould. In particolare John Benton si è occupato di quelle sequenze che interessavano proprio la mummia.
"Dovevamo prima di tutto immaginare che aspetto avrebbe avuto la mummia e sapevamo di volere qualcosa di totalmente originale, non un uomo coperto da bende. Doveva essere cattiva, forte, sgradevole, qualcosa mai visto in passato dal pubblico.

Ci sono voluti tre mesi per svilupparne l'aspetto" ha detto Benton. "Questo è avvenuto prima che iniziasse il film, perché dovevamo programmare gli effetti e, prima di sapere come fosse la mummia, non potevamo farlo".
Già dall'inizio Benton pensò che il metodo ideale per le riprese della mummia era il cosiddetto 'motion-capture'. Infatti anche se questo metodo non ha la stessa espressività dell'animazione, fornisce però un notevole realismo. "In questo caso abbiamo cercato di ottenere un movimento realistico. Non volevamo creare una mummia magica, ma una creatura minacciosa e molto realistica, e il movimento umano è molto difficile da rappresentare, perché noi tutti sappiamo che aspetto ha e ci accorgiamo subito se c'è qualcosa di sbagliato.
Il modo migliore per creare dei movimenti naturali per la mummia era attraverso la semplice osservazione, una delle necessità basilari di una buona animazione. "Non ci siamo limitati a riprendere il 'motion-capture', ma abbiamo utilizzato anche delle foto fatte ad Arnold Vosloo, alcune delle quali fatte in maniera specifica per comprendere qual era la sua andatura e altre cose a proposito del modo in cui si muove e di come lavora nelle tre dimensioni".

Due tecnici vennero usati per creare la mummia. Nei suoi primi stadi la mummia era completamente sintetica, come diventava sempre più simile ad Arnold Vosloo, Benton iniziò ad usare delle combinazioni di riprese dal vivo e computer graphics di Imhotep.
"Essendo l'interprete di Imhotep, Arnold ovviamente compare in moltissime scene. Quando si vede la sua immagine nel film, è veramente lui. Quando si gira e metà della sua faccia è andata perduta, tanto che tu puoi vedere attraverso i suoi denti, è sempre la sua faccia. Per questo motivo è stato così difficile creare questi effetti" ha detto Benton.
Benton ha insistito nel dire che non voleva che la gente sapesse come gli effetti erano stati creati, poiché egli considera un fallimento il fatto che la gente sia più interessata agli effetti visivi che al film in sé. Lo staff della ILM voleva essere sicuro che il loro lavoro servisse al film e non che fosse fine a sé stesso.

Altri importanti effetti speciali si osservano nelle sequenze dell'enorme incendio a bordo del barcone, sia sopra che sotto il ponte; la tempesta di fuoco e grandine nel cortile del Forte Britannico; la faccia della mummia nella sabbia del deserto; le esplosioni durante gli attacchi dei Tuareg ai legionari nel deserto del Sahara e un aereo che si va a schiantare nella sabbia.
"Ci sono stati poi numerosi piccoli effetti che hanno creato dei problemi. Un esempio è la sabbia che esce dal buco della serratura, mentre la mummia si materializza. Quando ho letto la sceneggiatura sembrava semplice: versare della sabbia dal buco della serratura. Ma non è stato così, soprattutto perché Sommers voleva una grande quantità di sabbia. Abbiamo finito per immetterla a pressione" ha detto Corbould.


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