Lettera Seconda



Ciao.

Non mi sbilancio su "American Psycho". Non potendo leggere la sceneggiatura, io non posso che basarmi sul libro, Leo. E basandomi sul libro non posso che dire quel che dicono tutti "E' una storia impossibile da portare al cinema". Non credo infatti che i produttori dei tuoi film, da qui a quando avrai voglia di fare cinema, ti faranno mai recitare in una pellicola dove uno yuppie infila un topo affamato in una vagina già allargata con un trapano e infarcita di formaggio. Il romanzo punta molto sulla assoluta indifferenza con cui Patrick Bateman passa dal parlare di indici Dow Jones e ristoranti da duecento dollari a pasto al bere e mangiare il contenuto del cranio di una prostituta da tremila dollari a notte - . Allora sorge il problema: su cosa basare il film. Certamente pochi altri film hanno basato la loro forza sulle capacità intepretative dell'attore, come questo. E qui sai che sono in completa adorazione, nessuno, a parte Leonardo DiCaprio, può essere capace di lezioseggiare tra i profumi dolciastri di un party innaffiato di champagne e indiavolare lo sguardo in un vicolo di Manhattan, mentre sventra con un coltello un barbone che chiede l'elemosina. Questo, sai bene, che, per quel che mi riguarda, puoi farlo solo tu. E quindi penso che tu possa sbizzarrirti e superarti con questo film, dal punto di vista meramente recitativo (eccolo, Leo, eccolo il cattivo che vai cercando da anni). Resta che non trovo una traccia, non trovo un intreccio, nel romanzo (che è bellissimo, tra i migliori che io abbia mai letto) che possa farmi ben sperare in un film coinvolgente. La pensiamo allo stesso modo su quella fascia di territorio confinante e comune che hanno letteratura e cinema, ma, lo sai, American Psycho non concede proprio nulla al proposito. Così il Giuliano razionale non si esprime sull'opportunità di fare questo film, a meno che tu non sia disposto a faxarmi la sceneggiatura, rischiando qualche tuo milione di dollari se ci beccano, ma risparmiati, ho altro da fare nella vita. Quello che pensi della sceneggiatura, non lo rivelo pubblicamente, ma se mai farai questo film, ti tartasserò all'inverosimile. Il Giuliano irrazionale, invece, va spedito, ti dà uno strattone, ti prende per un orecchio e ti porta subito a firmare quel cazzo di contratto. Fa' quel film, Leo. Fallo! Voglio vedere tutte le stronzette titaniche fuori dal cinema dove non possono entrare perché non hanno ancora 18 anni. Voglio vedere tutti gli stronzi che non hanno capito un cazzo di te, uscire dalle sale vomitando e con dieci mesi di incubi notturni davanti. Voglio sognare Patrick Bateman che dilania Jack Dawson…

Di tutte le altre sceneggiature che hai per le mani, che vuoi che ti dica? Non le conosco. Adesso sto leggendo Irving, poi ti dico. Hallstrom ti tenta, lo so… come dimenticarlo? (Eri tu quello indimenticabile, su quel set, Leo, non tirare fuori minchiate, solo per sentirti dire queste cose…). Leggo Irving e ti dico (mi fa ridere che chiedi a destra e a manca opinioni sul cosa fare e te ne sbatti di leggere quelle di chi fa questo mestiere. Ma tanto so che alla fine te ne sbatti anche delle mie opinioni, è solo che ti piace confonderti le idee… ).

L'ultima che ho visto è un cappellino. La migliore resta il lecca-lecca. Lascia perdere la Toscana, ti scoverebbero.

Kisses from Italy.

Giul


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