E' candida e nuda
nella parure di biancospini
che le cinge il collo,
dell'orecchio adorna il lobo
come pendaglio
ad una vergine sacrificata
al manipolare rozzo
di contadini
che solo nella terra
fecondano il furore.
Si sorregge al balcone
dell'angelo d'oro
pensando all'obbligazione
con la vita
e, quadro nel quadro,
nascono fiammate di spume,
rare alghe seccate in superficie
nuvole allo sbando,
incise da timbri
di scoloriti arcobaleni.
Lunga cresta d'onde
è catena scossa,
il movimento si propaga
in serpentine
che spira dopo spira
l'assorbono in se stessa
fino a contare
i rimasti grani del rosario.
E' segnata dalla distanza segreta
che la rende irraggiungibile.
11 ottobre 2004
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