PIRANO D' ISTRIA - INDICE

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Il Duomo di San Giorgio
Foto: Vittorio Rosso

Il Duomo visto dall' argine delle saline di Strugnano



Dal 1990 si è dato corso al programma di restauro e presentazione della chiesa parrocchiale sotto la direzione dell'Istituto intercomunale per la tutela dei beni naturali e culturali di Pirano, in collaborazione con il Centro di Restauro della Repubblica di Slovenia e con la Parrocchia di Pirano.

Il Duomo ha bisogno di soldi per il restauro, quelli che ci sono non bastano!
Contattate il Rev. Parroco, Mons. Zorko Bajc - 00386 5 673 34 40
e-mail: zorko.bajc@siol.net
Nella pagina, accanto alle foto del Duomo nel suo splendore,
troverete le immagini del cantiere a fine Agosto 2004
Penso che anche una piccola offerta faccia bene...



Foto: Vittorio Rosso

Il Duomo, 24 Agosto 2004, restauro degli intonaci esterni

1 - Cenni Storici

La Parrocchia Arcipretale di San Giorgio Martire, in qualità di "Pieve", appare nei documenti per la prima volta nell' XI° secolo ed è Collegiata fin dal 1203. La chiesa è stata ricostruita fra il 1317 ed il 1334, consacrata, come assevera una targa murata vicino all' ingresso principale. Venne poi nuovamente rifatta fra il 1345, anno della riconsacrazione,  
Allora il Duomo aveva forme Gotiche, che sostituivano la precedente architettura Romanica.
Nel 1580 l' Ispettore Papale Agostino Valier visitò la chiesa, riscontrando la pochezza dell' edificio, aggravata da un preoccupante decadimento. Il Valier allora "consigliò" sia al Vescovo di Capodistria, sia al Podestà di Pirano, Girolamo Barozzi, di rinnovare la chiesa nel minor tempo possibile. L' Ispettore volle anche che fossero riprodotte e preservate le forme Gotiche del Duomo con un modello in scala che ne riproducesse, anche nelle proporzioni, le dimensioni.


   
                     Foto: Archivio Mojka Gucek e dal sito: "La Parrocchia di San Giorgio"


 Modello in legno della chiesa (circa 1580), conservato
presso il Museo del Capitolo del Duomo di San Giorgio


I lavori, finanziati dalla Municipalità di Pirano, ebbero inizio dopo il 1592.
Dopo alterne vicende, che spinsero i responsabili della Fabbrica, primo fra tutti il direttore dei lavori, Niccolò Petronio Caldana, a recarsi a Venezia per consultare  architetti ed ingegneri, fra cui Gianmaria Lazzarini, per ottenere aiuto nella progettazione, i lavori vennero finalmente conclusi.
La nuova chiesa venne consacrata nel  1637 per la seconda volta, essa venne poi riconsacrata nuovamente nel 1882.
L' edificio, con annesso Battistero ottagonale, sorge sopra l' antico "Castrum", ad un' altezza di circa 36 metri sul livello del mare, dominando la Città con il proprio campanile, costruito ad imitazione di quello di San Marco a Venezia, fra il 1608 ed il 1609.
l Duomo ha un aspetto barocco veneto assunto a seguito dell'ultimo rifacimento, davanti all' ingresso vi è un sagrato erboso, già adibito a cimitero, cinto da un parapetto di arenaria, costruito nel 1696, sul quale sono murate alcune pietre tombali. Il muretto prosegue, come anche lo spazio erboso, lungo tutto il lato verso il mare, a sinistra di chi guarda la facciata, e termina ai piedi del campanile, che sorge in posizione retrostante all' abside, fra la Chiesa ed il Battistero.


Foto: Vittorio Rosso

La facciata del Duomo di San Giorgio del Maestro Bonfante Torre ( 1637 )


Il Battistero, dedicato a San Giovanni Battista, è l' edificio più antico dell' intero complesso, risale infatti di certo al IX° secolo d.C. ma potrebbe anche essere stato costruito molto prima, si dice nel V° o VI secolo. La costruzione ottagonale, inizialmente si trovava davanti al Duomo, come documentato sia dal Carpaccio, sulla famosa Pala della Madonna con Santi ed Angeli ( vedi pag. di San Francesco) sia da Domenico Tintoretto, nel dipinto intitolato: "Maria con Bambino e Venerandi di Pirano", conservato dal 1954 presso il Museo del Mare "Sergej Masera", in palazzo Gabrielli.
L' edificio fu ricostruito nel 1637 nella posizione attuale, all' esterno sono murate due lastre antiche di pietra traforata mentre all' interno, facente funzione di Fonte Battesimale, vi è il più antico reperto lapideo di Pirano, un sarcofago o "ara" sepolcrale romana del II° secolo. Vi è inoltre: l' altare con una tela Veneziana del XVIII° secolo, raffigurante "La Gloria della Vergine"
Sempre nell'interno del Battistero vi era un gruppo bronzeo del Bernini, raffigurante "Il battesimo di Cristo", asportato, probabilmente insieme alla Pala del Carpaccio che si trovava nella chiesa del monastero di San Francesco.


Una delle transenne murate sul Battistero
da un disegno di Aldo BRESSANUTTI


I privilegi dell' Arciprete Parroco, fra gli altri, comprendevano il diritto di presentare i parroci di Castelvenere e di Salvore, le Chiese filiali del Duomo sono, in Città: il Battistero di San Giovanni Battista; Beata Vergine Maria della Neve; San Michele Arcangelo, detta "Della Consolazione"; San Pietro, in Piazza Tartini; San Rocco, in Marzana; Santo Stefano, detta "Della Salute" e/o "San Clemente". Nell Agro sono: Santa Lucia, in Val Fasano; San Martino, a Sicciole; San Martino, San Lorenzo e Madonna delle Rose, a Portorose. In città, nel corso dei secoli, sorsero ben 39 Confraternite, con varie finalità, che facevano capo, per buona parte,  all' Arciprete del Duomo.


Foto: S. Simich

Fonte Battesimale ricavata da un sarcofago del II° sec. d.C.
Pirano - Battistero


     
Foto: Vittorio Rosso

Il campanile, costruito in pietra grigia fra il 1607 ed il 1609 misura in altezza mt. 44,
 con l' angelo in bronzo arriva a mt. 47,20
( quasi la metà del suo fratello maggiore, il campanile di S. Marco a Venezia )
al cui modello i progettisti si sono evidentemente ispirati.



2 - Il Santo


San Giorgio, uno dei Santiti più conosciuti, guerriero per eccellenza, tanto che  a lui sono intitolati Ordini Cavallereschi, il suo emblema campeggiava sul Carroccio a Legnano e la croce rossa in campo bianco è, a tutt'oggi il simbolo di Milano.  venerato in tutta Europa, basti pensare all' Inghilterra ed all' Ordine della Giarrettiera.
In Italia, ad esempio, egli è patrono di Genova, mentre a Venezia è secondo solo a San Marco; nell' isola di San Giorgio Maggiore esiste una raccolta iconografica unica al mondo, riguardante il Santo che uccise il drago. in questo sito vi sono due rappresentazioni di San Giorgio ed il Drago provenienti dall' isola, la prima, classica, riprodotta di seguito, è l' affresco di Vittore Carpaccio per la Cappella del Conclave, la seconda, moderna, di Francesco Messina (1900 - 1995), si trova nella pagina della Bibliografia.
San Giorgio, in Istria, è co - Patrono, insieme a Sant' Eufemia, della bellissima Rovigno.
A Venezia esiste anche la famosissima "Scuola di S. Giorgio agli Schiavoni", con il "Ciclo della Scuola dalmata" (1465 - 1526), sempre del Carpaccio.
Nello stesso sito è reperibile anche una versione della Leggenda del Santo.


Foto: Archivio Fondazione Cini - Venezia

Vittore Carpaccio - San Giorgio ed il Drago
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore




3 - L' interno del Duomo


La pianta del Duomo di San Giorgio è a semplice navata, lo stile è il Barocco, la Chiesa, nel suo interno si presenta con un certo sfarzo,  possiede sette altari ornati di opere pittoriche di qualità, fra cui spiccano due dipinti:   rappresentanti "La Crocifissione"  di Paolo Veneziano (1354), "La Madonna e i Santi"  e la "Madonna del Rosario" di Giuseppe Angeli".


 
                                    Foto: Vittorio Rosso e dal Sito: "La Parrocchia di San Giorgio"      

L' Abside con l' Altar Maggiore come si presentava prima dei lavori del 2004...


01              02
Foto: Vittorio Rosso

 03              04
Foto: Vittorio Rosso

Foto 01: vista del Cantiere verso l' Entrata principale
Foto 02: vista del Cantiere verso l' Altar Maggiore
Foto 03: vista del Cantiere, soffitto a cassettoni
Foto 04: vista del Cantiere, balconata dell'organo


Foto: Archivio Vittorio Rosso

... e come si presentava nel 1938

Lungo le pareti laterali si possono ammirare due sculture lignee policrome: a destra la statua di San Nicola Vescovo ed a sinistra, vicino al pulpito, San Giorgio ed il Drago, opera del '600.


Foto: Vittorio Rosso

San Giorgio e il Drago (Ignoto, sec. XVII)

Foto: Vittorio Rosso

San Nicola (ignoto, sec. XVII)


L' atmosfera barocca si ritrova anche nel bellissimo soffitto a cassettoni, ora in restauro, ornato di dipinti, inoltre, nella Chiesa si trovano due dipinti del De Coster ed un altro San Giorgio, opera di un orafo piranese, anch'essa del XVII secolo.
Un rilievo a parte merita la cantoria, recentemente restaurata, che contiene un organo del 1746, opera del religioso dalmata, sebenzano, Padre Pietro Nacchini (!694 - 1769).
Il Nacchini fu maestro del celeberrimo Gaetano Callido e costruttore di moltissimi organi sulle due sponde dell' Adriatico (ricordiamo quelli veneziani delle chiese di San Rocco e San Giovanni Elemosinaro, nonchè quello del Duomo di Pordenone).


Foto: Vittorio Rosso

La Cantoria con l' Organo di Pietro Nacchini

Sopra la Sacrestia vi è un locale che ospita la Biblioteca del Duomo di San Giorgio, in questo locale, di gran pregio è l' interessantissimo " Armadio delle Reliquie", mobile dipinto del XV secolo, che reca all' interno le figure di San Giorgio e di San Martino, mentre all' esterno vi sono le quattro figure di Santi sotto riprodotte.

Documento di Microsoft Word
Foto: Archivio Gianfranco de Angelini

Nel 1844, il pittore Giovanni Pagliarini eseguì un quadro intitolato "Il Martirio di San Giorgio", che venne donato al Capitolo del Duomo, questo quadro però non poteva essere collocato nella Chiesa per mancanza di spazio, così si decise di rifare il passaggio che portava al vecchio ossario, nel prolungamento della Cappella di San Giovanni Battista, in quel luogo trovò sede il dipinto. Come giustamente fa notare la Dott. prof. Darja Miheliè dell' Università di Lubiana, nell' Archivio Capitolare del duomo e in quello del Comune, esistono numerosissimi documenti non catalogati che permetterebbero di avere una maggiore e più completa conoscenza relativa allo sviluppo di Pirano.


Foto: Archivio Gianfranco de Angelini

Pirano salvata dal nubifragio


Fra il 1991 ed il 1992, nel Duomo sono state effettuate ricerche, da parte dell'Istituto Intercomunale per la tutela dei beni culturali ed ambientali del comune di Pirano, queste ricerche, eseguite tramite una sonda nel pavimento della Chiesa, hanno portato al rinvenimento di una tomba medioevale, piuttosto danneggiata, la quale ha però restituito alcuni reperti, frammenti lignei ed ossei e numerosi altri oggetti: monete, medagliette e grani di rosario, che sono allo studio nei laboratori del Museo Nazionale di Lubiana, con lo scopo di ricostruire alcune tradizioni religiose e spirituali seguite dai fedeli nel corso dei secoli.  


Foto: Archivio Vittorio Rosso

Il Duomo di Pirano nell' 800


Foto: Archivio Walter Cnapich

Processione dal Duomo in tempi andati
( Probabilmente Festa dell' Ascensione o "Sensa" )




Il Duomo di Pirano nell' Arte


Il Duomo dal mare in un dipinto di K. F. SCHINKEL (1803)

Veduta di Pirano olio di Ernest von Dokus (contemporaneo)




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