Fanfiction by Luca Beltrame


||Main|| ||Persona|| ||Joining|| ||Archives|| ||World|| ||Fan Stuff|| ||Gun Room|| ||Links||

||Fan Art|| ||Fan Fiction|| ||Fan Music||

By Luca Beltrame, lbbros@tiscalinet.it
http://members.tripod.it/lbbros/cyberteam/


"Incubo Senza Fine"

------------------------------------------------------------------------------

                      Luca Beltrame (lbbross@tiscalinet.it)
           (Home page - http://members.tripod.it/lbbros/cyberteam/)

                                 Presenta
                                
                                 Xenogears
                                      
                             INCUBO SENZA FINE 

                                 PARTE III
                 
------------------------------------------------------------------------------

Riassunto delle parti precedenti:

E' trascorso un anno dalla sconfitta di Deus, ma la pace sembra ancora lontana
per il continente di Ignas: una serie di attentati, culminati nel tentato
omicidio di Zephyr, scuote la ricostruita citta' di Shevat. Allarmato, Citan
Uzuki richiama tutto il gruppo per cercare di far luce sulla faccenda. Le
indagini iniziano dalla zona dell'orfanotrofio, teatro di alcuni misteriosi
avvenimenti. Durante una perlustrazione notturna Elly, Fei, Billy e Citan sono
attaccati da un gruppo di Reaper, e riescono a cavarsela solo grazie al
tempestivo intervento di Renmazuo e Vierge. Subito dopo lo scontro, i quattro
scoprono una misteriosa costruzione poco distante. Chiamati a raccolta gli
altri, iniziano una perlustrazione, che gli permette di scoprire qualcosa sui
loro misteriosi nemici. Ma la verita' e' ben lontana...
Intanto, in un altro luogo, un misterioso figuro invoca una divinita'
affinche' punisca con la morte quegli "sciocchi pagani"...

------------------------------------------------------------------------------

Rico: Per quanto ancora dovro' scappare?

------------------------------------------------------------------------------

Yggdrasil, ponte, una settimana dopo gli eventi svoltisi nelle Aqvy Islands.
Bart sta parlando con Citan. Anche Rico e Sigurd sono presenti.

Bart: ...Esattamente, perché stiamo andando a Nortune? Non mi pare sia giunta
notizia di qualcosa di grave... Non sarebbe meglio rimanere a Shevat, visto
che le condizioni di Zephyr non migliorano? Potrebbero riprovare ad
assassinarla...

Sigurd: Ci sono 30 guardie armate prese da corpi scelti di Shevat, l'elite tra
l'elite, di fronte alla porta della sala medica. Sara' difficile che qualcuno
riesca a penetrare...

Citan: Sono preoccupato... Non ho trovato niente in merito a quello che
abbiamo scoperto. Siamo in una posizione di stallo, e non importa che la
situazione sia tranquilla: il popolo e' in fermento, visto che non ci sono
notizie della regina.

Bart: In ogni caso, qual e' il motivo della nostra "spedizione"?

Citan: Abbiamo ricevuto un messaggio confuso da Diana (*). Si accenna a
"problemi" a Nortune. Ma non sono stati forniti ulteriori dettagli. 

(*) Medico a Nortune, nel D Block. 

Rico: Bah! Quella citta' e' un cumulo di rottami! Nortune stessa e' il
problema! Sarebbe meglio raderla al suolo!

Citan: Capisco che tu non voglia diventare il nuovo Kaiser, ma a Nortune sei
stato due mesi fa...

Bart: Ah, davvero? E cosa ci sei andato a far...

[Rico afferra Bart per la maglia, con violenza.]

Rico: Fatti gli affari tuoi!

[Rico molla Bart, che cade per terra stupefatto, ed esce piuttosto innervosito
dal ponte.]

Bart: Ma che diavolo gli e' preso?

Sigurd: Non ha ancora deciso che strada prendere... 

Bart: Non si sa quasi niente di quello che succede a Kislev... Eppure lui c'e'
stato, e la disprezza. Ma non l'aveva gia' salvato una volta?

Citan: Un singolo gesto non basta, mio giovane amico. E' stato piu' l'impulso
che altro. Rico si sente legato a Kislev, ma si ricorda anche che e' stato
scacciato perche' semi-umano. E non riesce a capire da che parte stare...

------------------------------------------------------------------------------

Yggdrasil, Gun Room. Fei sta parlando con Emeralda e Maria. Seduto ad un
tavolo, Jesse sta bevendo un drink, mentre chiacchiera con Maison. La voce di
Sigurd risuona attraverso alcuni altoparlanti installati sulle pareti.

Sigurd [via intercom]: L'arrivo a Nortune e' previsto tra 300 zeitle. BattCon
livello 3. Tutto l'equipaggio esegua i compiti di manutenzione assegnati. 

Maria: Nortune... dov'e'?

Fei: Ci siamo passati sopra spesso con l'Yggdrasil, ma non ci siamo mai
fermati. E' nella parte settentrionale di Ignas, ed e' la capitale dell'Impero
di Kislev.

Emeralda: Non e' la... uhm...patria di Rico?

Fei: Esattamente. L'ho incontrato li' mentre ero prigioniero...

Maria: Prigioniero?

Fei: E' una storia lunga... In seguito alla seconda manifestazione di Id (*),
ho distrutto un intero contingente di Aveh, e poi il mio Gear e' stato
ritrovato sul confine con Kislev. Siccome Weltall era stato rubato da un
deposito di quello Stato, mi hanno preso... E sono finito nell'area di
detenzione di Nortune, il "D Block". 

(*) Personalita' alternativa di Fei, creatasi in occasione di alcuni eventi
traumatici nel passato. Aveva un'indole molto distruttiva. Id ha cessato di
esistere quando Fei e' entrato in contatto con la Wave Existence.

Emeralda: E Rico?

Fei: Mi sono...scontrato con lui. Era il "capo" indiscusso del D Block,
vincitore del Campionato per tre anni consecutivi. Mi ha sottoposto alla
"cerimonia di battesimo" e ho affrontato quattro suoi tirapiedi. Li ho battuti
e poi e' arrivato lui... Ho perso.

Maria [stupita]: Tu?

Emeralda: Kim... Fei non puo' perdere!

Fei: Non avevo alcuna intenzione di combattere, quella volta. In ogni caso,
l'ho rincontrato al Campionato e l'ho battuto. Poi ho saputo che era stato
condannato a morte e l'ho salvato. Ma non sembrava molto contento. Pero',
quando Gebler ha bombardato Nortune, mi ha dato una mano.

Maria: Perche'?

Fei: Mah... non saprei. Non ho mai capito esattamente il motivo. Da quanto mi
avevano detto, Rico odiava la citta'. Eppure mi ha aiutato. 

Emeralda: Odiava la citta'? Non capisco...

Fei: Vedi, Rico e' un semi-umano... Il Kaiser regnante allora, Sigmund,
fomento' la rivolta contro quelli come lui e Rico fu costretto ad andarsene.

Emeralda: Cosa vuol dire semi-umano?

Fei: Eh? Un semi-umano e'... difficile da spiegare cosa sia... E' diverso,
anche fisicamente, dai normali esseri umani...

Emeralda: Anch'io non assomiglio a nessun altro. Sono forse qualcosa di
diverso?

Fei [imbarazzato]: No, no, no! E' piu' complicato...

Maria: Da quanto ho capito, Rico ha avuto una vita difficile... Non dev'essere
stato bello per lui...

Fei: E' l'erede al trono, ma non riesce a immaginarsi imperatore di un popolo
che lo odia...

[La discussione è interrotta dall'arrivo di Elly dal ponte inferiore, con
un'espressione raggiante. Ha in mano una sorta di vassoio su cui e' posto
qualcosa, coperto e non visibile.]

Elly: Salve a tutti!

Fei: Ti vedo molto allegra, Elly. Come mai?

Elly: Non ho dimenticato quello che e' successo, anzi... [assume
un'espressione triste] Sono ancora preoccupata per Zephyr, ma non ci voglio
pensare... diventerei ancora piu' triste.

Fei: Elly...

Maria [schiarendosi la gola]: Ehm... Cosa c'e' su quel vassoio?

[Elly scopre il vassoio, rivelando una torta dall'aspetto appetitoso.]

Elly [nuovamente allegra]: Per ringraziarti per quello che hai fatto per me la
settimana scorsa, ho preparato questa!

Fei: Non dovevi... 

Elly: Per te questo ed altro!

[Maria si schiarisce nuovamente la gola. Elly se ne accorge e appare
imbarazzata.]

Elly: Eh... Maria, vuoi una fetta?

Maria: No, grazie. [guarda l'orologio] Oh! Devo andare a sistemare Siebzehn!
Ci vediamo dopo!

[Maria si allontana ed esce dalla Gun Room. Elly taglia una fetta, prende un
piatto dal bancone, la pone sopra questo e offre il tutto a Emeralda.
Quest'ultima fissa in modo strano il dolce.]

Emeralda: ... Lo devo mangiare?

Elly: Beh... Si'.

[Emeralda afferra la fetta e la mangia in un sol boccone, aprendo la sua bocca
piu' di quanto un normale essere umano possa fare. Poi fissa Elly con aria
interrogativa.]

Elly: Allora?

[Emeralda non risponde e continua a fissare Elly.]

Fei: Emeralda... era buono quello che hai mangiato?

Emeralda: Buono?

Elly: Ah, dimenticavo che tu non hai bisogno di mangiare... 

Emeralda [si guarda attorno]: Io vado. Devo parlare con Citan di Crescens... 

[Anche Emeralda esce dalla Gun Room. Fei ed Elly si siedono ad un tavolo, e
quest'ultima offre nuovamente una fetta di torta.]

Elly: Fidati... sono una brava cuoca, dopotutto...

Fei: Non c'e' bisogno che tu me lo dica... L'hai fatto tu, e questo conta...

Elly: Oh, Fei...

[Fei inizia a mangiare. Maison, al bancone, scruta i due, che continuano a
guardarsi negli occhi completamente ignari di quello che sta succedendo
altrove.]

Maison: E' quasi commovente... Mi colpisce come la Signorina Elly abbia fatto
una cosa del genere solo per ringraziare il Signor Fei... L'amore tra quei due
e' veramente forte...

Jesse [finisce di bere]: Senti, vedo che tu non hai proprio capito... Amore e
cucina non vanno d'accordo.

Maison: Perche' lei deve essere sempre cosi' prosaico?

Jesse: Racquel era una bravissima cuoca. Per festeggiare il primo anno di
Billy, preparo' un dolce molto speciale... Cosi' speciale che per tre giorni
non ho toccato cibo!

------------------------------------------------------------------------------

Yggdrasil, hangar. Billy si sta esercitando in un angolo poco trafficato. Ad
una certa distanza da lui, una serie di bersagli sono stati montati sulla
parete. L'Etone spara diversi colpi con uno dei suoi revolver, e ottiene
sempre centri perfetti. 

Billy: Non ho perso l'occhio, molto bene...

[Billy nota Rico, che sta camminando sulle piattaforme di manutenzione dei
Gear. Ad un certo punto si ferma, e comincia a sferrare pugni rabbiosi contro
una parete.]

Billy: Rico? Ma perche' ti stai comportando cosi'?

[Ignorando Billy, Rico continua a pensare al fatto di essere il nuovo Kaiser
di Sigmund, maledicendo la propria situazione.]

Rico [tra se']: Perche', perche'? Non ho chiesto di regnare su uno stato che
odio e che odia me! Il destino mi sta riportando dove non vorrei piu' tornare!

[Accortosi che Billy lo sta fissando, Rico si dirige rapidamente verso una
porta, la apre ed entra, sparendo alla vista del ragazzo.]

Billy [tra se']: Non capisco... Gia' prima Rico aveva mostrato segni di
irrequietezza al sapere del nostro viaggio a Kislev, ma non credevo potesse
esserne cosi' turbato... E' davvero un'anima senza pace...

------------------------------------------------------------------------------

Yggdrasil, corridoio del ponte inferiore. Bart cammina nervosamente,
accompagnato da un addetto ai magazzini.

Bart: Come sarebbe a dire, "intossicazione alimentare"? Qualcuno ha avvelenato
le provviste? Se e' un altro tentativo di ucciderci, io...

Addetto: No, no, Maesta'! Vede, qualcuno ha prelevato alimentari dal magazzino
D...

Bart: Il magazzino D? Ma chi e' l'idiota che e' si e' rifornito la'? C'e' un
carico di provviste deteriorate non ancora eliminate!

Addetto: E' stata la signorina Elly, Maesta'. Ho cercato di avvisarla, ma non
sembrava ascoltarmi...

Bart: Le donne!

[Bart lascia l'addetto alle sue mansioni e giunge di fronte alla porta
dell'infermeria. La dottoressa dell'Yggdrasil, vestita con l'abito chirurgico,
e' appoggiata alla parete, con fare distratto.]

Bart: Allora, di che si tratta?

Dottoressa [annoiata]: Intossicazione non grave...purtroppo. 

Bart: I malati? 

Dottoressa: Qualche cuoco e il signor Fei. Ad eccezione di quest'ultimo, tutti
gli altri sono stati dimessi... Uff... Quando tornera' un bel caso serio, per
esempio, un'epidemia?

Bart: Io vado a dare un'occhiata a Fei.

Dottoressa: E' meglio che non entri, Maesta'. E' gia' venuto qualcuno a
visitarlo...

Bart: Sono il capo qui e decido io che fare! 

[Bart apre la porta ed entra risoluto nell'infermeria, solo per bloccarsi di
scatto. Fei e' seduto su un lettino, mentre Elly e' di fronte a lui. Si stanno
baciando. Bart si allontana alla chetichella e richiude subito la porta.]

Bart: Stanno benissimo! Era proprio un nonnulla! [ride nervosamente]

[Piu' avanti nel corridoio, si apre un'altra porta e da questa esce Margie,
che si avvicina immediatamente a Bart.]

Margie: Ho una cosa da dirti...

Bart: Spero sia importante...

Margie: Certo che lo e'! Vengo con voi a Nortune!

Bart: Sei pazza? Vuoi finire nelle fauci del leone? Nortune non e' un posto
per te...

Margie: Se ci sono sofferenti e disperati, e' mio dovere consolarli ed
aiutarli.

Bart: Tu non uscirai da qui! E' un ordine!

Margie: Ti devo ricordare che come Great Mother ho un'autorita' perlomeno pari
alla tua?

[Bart volge le spalle a Margie e sbuffa.]

Bart: E va bene... Tanto non sarei riuscito comunque a farti cambiare idea. Ma
alla prima avvisaglia di pericolo, tu tornerai immediatamente sull'Yggdrasil!
Chiaro?

Margie: Grazie, Bart. 

[Margie si allontana e torna nella sua stanza.]

Bart: Grazie di cosa?...Ah, diamine! Oggi e' cominciata male... Dottoressa!

Dottoressa: Si'?

Bart: Dica ai...pazienti quando hanno finito di raggiungermi sul ponte.
Atterreremo a Nortune tra 20 zeitle. 

Dottoressa [sbadiglia]: Certo. Se lei trova qualche ferito grave, lo mandi
subito da me!

Bart [allontanandosi]: Vado a bere qualcosa, altrimenti impazziro' in questa
gabbia di matti...

------------------------------------------------------------------------------

Nortune, uno studio in un edificio nel C Block. Per essere nel quartiere che
ospita il Campionato, l'arredamento e' fin troppo lussuoso. Quadri e mobili
pregiati adornano la piccola stanza, e persino le tende che coprono le due
finestre presenti sono di stoffa di prima qualita'. A un tavolo e' seduto un
uomo sulla quarantina. E' vestito molto elegantemente, indossa una camicia
bianca coperta da una giacca di stoffa nera. I pantaloni sono dello stesso
colore, e tutto l'abito e' frutto dei migliori sarti di Ignas. Sulle mani sono
infilati guanti di velluto blu. Il volto e' calmissimo, anche se i due occhi
scuri mostrano una certa agitazione. I capelli neri sono tenuti corti e
mostrano di essere molto curati. Si ode un forte rumore e lui scosta una
tenda. Dalla finestra si nota in lontananza l'Yggdrasil intento nelle
operazioni di atterraggio. Dopo aver visto questo, l'uomo preme un bottone sul
tavolo, e una sezione di questo scivola via, rivelando una complessa
apparecchiatura. Poi prende un paio di cuffie con microfono e se le aggiusta
in testa, premendo in seguito un altro bottone.

Uomo: Si', Gran Maestro, sono Jameson.

[Jameson si interrompe per ascoltare, poi riprende.]

Jameson: Le informazioni erano corrette...sono qua. Si', faro' come lei ha
ordinato. Non falliro' nuovamente, ha la mia parola d'onore. Quattro AS-27
sono gia' stati inviati come previsto. D'accordo. La richiamero' per
informarla degli sviluppi. 

[Jameson chiude il contatto, si toglie le cuffie, e richiude la sezione di
tavolo. Poi si alza ed esce dalla stanza.]

------------------------------------------------------------------------------

Nortune, capitale dell'Impero di Kislev. Tutto il gruppo avanza verso la porta
sud della citta'. Nonostante sia passato un anno, all'apparenza non ci sono
stati cambiamenti di alcun tipo: Nortune e' un grosso agglomerato urbano in
rovina. Gli edifici variano per forma e dimensioni a seconda del quartiere in
cui sono situati, ma in tutti i casi sono per la maggior parte decadenti, le
strutture gravemente danneggiate e pericolanti, e molte non sono piu' abitate.
Il fumo che esce dai reattori che producono energia elettrica forma una cappa
opprimente al di sopra della citta', in misura molto maggiore di quello che
succedeva un anno prima. Di fronte alla porta sud c'e' una donna. Sembra sui
venticinque anni, ed indossa vesti semplici, una gonna marrone e una tunica
verde. Tiene i capelli (castani) lunghi, fino alle spalle. Nel vedere il
gruppo corre verso Fei, con un'espressione felice.

Donna (Diana): Fei! Finalmente ti rivedo! Sei sempre in salute, vero? Niente
piu' stupidi scontri, spero...

Fei: Salve, Diana! Non ti preoccupare: non sono mai stato meglio!

Diana [a Citan]: Oh, vedo che c'e' anche lei, dottore! E anche Rico!

Citan: E' un piacere reincontrarla, Diana.

Rico: ...

Elly: Giusto per ricordarci le buone maniere... [al gruppo] Questa e' Diana,
medico presso il D Block di Nortune. 

[Elly presenta rapidamente tutti i membri della compagnia a Diana.]

Diana: Aspettavo con ansia il vostro arrivo... Ho molte cose da dirvi.

Bart: La citta' non sembra migliorata di molto... Ma con le donazioni dovrebbe
risollevarsi.

Diana: Donazioni? Quali donazioni?

Bart: Quelle di Aveh, ovviamente. Ne abbiamo mandata una giusto un mese fa!

Diana: La ricostruzione non e' mai cominciata...

Bart: E' strano... Eppure avevo deciso di stanziare parte dei fondi della
ricostruzione per aiuti a Kislev...

Diana: Non e' stato mai annunciato niente del genere... un altro problema per
la nostra citta'.

Billy: Ma quali e quanti sono questi problemi? Sono forse la ragione della sua
chiamata?

Diana: Seguitemi, ne parleremo in un luogo piu' appartato. In questo periodo
anche camminare di giorno puo' essere pericoloso.

[Diana guida la compagnia attraverso le strade di Nortune. Se gia'
dall'esterno la visione era poco piacevole, all'interno e' ancora peggiore, se
possibile. L'intera citta' versa in condizioni di degrado estremo, e molti
sono i poveri che chiedono l'elemosina per strada. Persino gli edifici piu'
solidi paiono voler crollare da un momento all'altro. Diana si orienta con
molta facilita' nel dedalo di strade, e nel giro di una decina di minuti
giunge di fronte alla porta di una casa. La dottoressa la apre utilizzando due
chiavi, e fa entrare tutti.]

Diana [richiudendo la porta a chiave]: Ci siamo...

[L'interno mostra una certa manutenzione, sebbene abbia ancora qualcosa di
quell'aspetto degradato comune a tutta Nortune. C'e' una sola, grande sala,
all'estremita' ovest della quale c'e' una stretta rampa di scale che sale al
piano superiore. Letti e tavoli sono disposti ordinatamente per l'intera
estensione del locale, assieme ad equipaggiamento medico.]

Fei: Dove ci troviamo?

Diana: E' una nuova infermeria. Io ed altre persone abbiamo rimesso a nuovo
questo posto, visto che il vecchio pronto soccorso al D Block non riusciva a
soddisfare tutti. L'apriremo soltanto domani, per cui non ci dovrebbe essere
nessuno.

Citan [appoggiando la katana su un tavolo]: Bene, Diana, adesso ci puo'
raccontare il motivo della sua chiamata?

Diana: Si tratta di Nortune. Come avete visto, e' quasi allo stremo.

Maria: Ma cosa sta succedendo?

Diana: La citta' non si e' mai ripresa dopo essere stata quasi distrutta da
Deus. Il Kaiser, Sigmund, mori' nel corso di uno degli attacchi delle creature
controllate da Deus, i Seraph. Non avendo discendenti diretti...

Rico: ...

Diana: ...per qualche periodo siamo stati allo sbando, nell'anarchia piu'
totale. Poi alcuni dei "nobili" - di nome ma non di fatto, visto che le loro
casate erano state annientate - hanno fatto ritorno. Per la maggior parte
erano persone che Sigmund aveva esiliato durante il suo regno. Fatto sta che
costituirono un concilio provvisorio per provvedere alla ricostruzione.

Bart: E poi?

Diana: All'inizio sembravano dotati di buone intenzioni, ma i risultati sono
stati quasi nulli. E...

[Mentre Diana continua a descrivere la situazione dell'ex Impero di Kislev,
Elly prende in disparte Rico, nel punto piu' lontano della stanza.]

Rico: Cosa vuoi?

Elly: Diana sa che tu sei...

Rico: No. Nessuno lo sa.

Elly: Guarda come e' ridotta questa citta'! Non ti pare di dover fare
qualcosa? C'e' bisogno di un Kaiser... O la gente continuera' a soffrire
inutilmente!

Rico: Cosa me ne importa di questa citta'? La odio! E odio tutti quelli che ci
abitano!

Elly: Se e' cosi', perche' ci sei tornato due mesi fa?

Rico: ...

Elly: Sono convinta che anche tu abbia ancora qualcosa da fare qui!

Rico: Stai zitta! Ne ho abbastanza!

[Rico si allontana da Elly, mentre quest'ultima lo guarda con aria affranta.
Il semi-umano si mette in un angolo della stanza e inizia a pensare.]

Rico [tra se']: Quella frase... dove l'ho gia' sentita?

------------------------------------------------------------------------------

Nortune, un anno prima. La citta' e' preda delle fiamme, mentre in cielo sette
bombardieri si muovono lentamente. Al di sopra di questi, un Gear nero
combatte contro altri robot, mentre uno se ne sta in disparte. Nel D Block,
l'area di detenzione, la gente scappa in preda al panico. Citan e un altro
semi-umano (Hammer) si stanno prodigando per aiutare la popolazione ad
evacuare senza perdite.

Citan [a Hammer]: ... Fei non vuole piu' stare a guardare mentre gente
innocente perde le proprie vite, le proprie case, i propri cari.

[Poco distante, Rico sente il discorso di Citan a Hammer.]

Rico [tra se']: La mia...casa? Hmph, non fatemi ridere! Che diavolo mi importa
di questo schifo di citta'!

[Rico osserva i continui sforzi di Citan e Hammer, mentre molte persone, donne
e bambini compresi, scappano. Lui ricorda una frase che Fei gli aveva detto
solo pochi minuti prima.]

Fei: Anche a te deve essere rimasto qualcosa da fare in questa citta'!

Rico: ... Sono uno schifo anch'io.

[Rico si allontana.]

------------------------------------------------------------------------------

Nortune, tempo presente. I pensieri di Rico sono interrotti da Fei, che gli
poggia una mano sulla spalla.

Fei: Rico, tutto bene?

Rico: Te ne saresti accorto!

[Rico si toglie la mano di Fei di dosso e torna ad ascoltare Diana. Il
ragazzo, stupito, lo segue.]

Diana: ...E ora arriviamo al nocciolo della questione. Un mese fa e' arrivato
in citta' un certo Jameson. E le cose sono peggiorate ancora di piu'. I
crimini sono diventati ogni giorno piu' numerosi, e la sicurezza e' minima.
Molte persone hanno lasciato Nortune per questo...

Rico: Jameson, hai detto? 

Margie: Lo conosci?

Rico: Era un Battler quando io vivevo qui. Mi ha sfidato sia al Campionato sia
uno contro uno, utilizzando molti sporchi trucchi. Ma ha sempre perso.

Diana: Stando a sentire le voci, era un alto funzionario caduto in disgrazia
presso Sigmund. Quando Deus si e' manifestato e'... sparito. Fino al mese
scorso, appunto. Aveva accumulato non si sa come grandi quantita' di denaro,
che gli hanno permesso di salire a capo del Battling Committee in brevissimo
tempo. Da quel momento in poi, molti Battler o sono scomparsi assieme ai loro
Gear o sono stati ritrovati in condizioni penosissime. Parecchi non ce l'hanno
fatta, e prima di morire deliravano...

Billy: Che cosa dicevano?

Diana: Qualcosa... del tipo di "demoni nella testa" e "Gear che si muovono da
soli"...

Elly: Possibile che ci sia un collegamento con gli attentati e gli attacchi
dei Reaper? (*)

(*) Vedi parti I & II

Citan: E' ancora prematuro per dirlo... Certo che questa notizia mi fa
cambiare idea. Pensavo fosse una faccenda di malgoverno, ma adesso ho la netta
sensazione che i nostri nemici siano anche qui a Kislev...

Fei: Quindi, che facciamo?

Citan: Andremo a parlare con il Battling Committee. E' il nostro punto di
partenza per saperne qualcosa di piu' su quello che sta succedendo a Nortune.

Bart: Bene, allora...

[Si ode bussare alla porta.]

Margie: Chi puo' essere?

Diana: E' strano... non aspetto nessuno...

[Il battito sulla porta si fa sempre piu' intenso, finche' questa non viene
scardinata e casca a terra. Nella stanza irrompono quattro persone molto
simili ai sicari affrontati da Elly a Shevat.]

Assassino #1 [con voce fortemente alterata]: Morte alla sacrilega!

[Il sicario estrae un coltello e lo lancia verso Margie, puntando al cuore,
mentre lei lancia un grido. Tutti sono troppo lontani per agire, meno Rico. Il
semi-umano leva un braccio e lo pone sulla traiettoria del pugnale.]

Rico: STEEL BODY!

[Luci colorate avvolgono il corpo di Rico, che sembra rivestirsi di una sorta
di corazza. Il coltello urta contro il suo braccio e si infrange in mille
pezzi. ]

Bart [svolgendo le fruste]: Di nuovo Margie! Bastardi!

[Bart balza in avanti e affronta l'assassino piu' vicino. Questo estrae una
pistola, ma il giovane re gliela fa saltare via dalle mani con una frustata.]

Bart: Mi avete fatto veramente arrabbiare! TWIN SONIC!

[Bart colpisce ripetutamente il proprio avversario con entrambe le fruste, poi
con una lo afferra per un piede e lo lancia in aria. Nell'atterrare, il suo
corpo diventa istantaneamente di polvere. Contemporaneamente, Emeralda fa
scattare il suo braccio destro verso il torace di un altro sicario. La mano
della ragazza si trasforma in una punta acuminata, che penetra le carni del
nemico senza difficolta'. Anche questo poi diventa di polvere.]

Bart: Ne rimangono ancora due...

[Senza alcun motivo apparente, gli assassini rimasti si voltano ed iniziano a
correre fuori dalla stanza. Billy e' piu' veloce, ed estrae un revolver,
sparando alla gamba sinistra di uno dei due. Ma non appena il proiettile
giunge al bersaglio, il sicario si dissolve nell'aria, mentre l'altro riesce
ad uscire.]

Billy: Uno e' scappato!

[Margie ha un capogiro e perde l'equilibrio. Bart la raggiunge rapidamente e
la prende fra le sue braccia.]

Bart: Stai bene, Margie?

Margie: Si'...

Bart: Stupida! Cosa ti avevo detto? Non dovevi venire con noi!

[Margie accenna ad un sorriso.]

Bart: ...

Rico: Io vado! Voglio interrogarlo prima che diventi melma come gli altri!

Margie: Grazie, Rico!

Rico [uscendo]: Hmph, non so nemmeno perche' l'ho fatto!

[Citan afferra rapidamente la katana dal tavolo.]

Citan: Bart, tieni d'occhio Margie! Gli altri avvisino l'Yggdrasil! Fei, vieni
con me!

Fei: Volo, doc!

Elly: Vengo anch'io!

Fei [uscendo]: No, Elly! E' troppo pericoloso per te!

[Fei e Citan scattano fuori dall'edificio, seguiti a breve distanza da Elly.
Fuori non trovano l'assalitore, ma notano che Rico corre per le strade
seguendo una traccia ben definita, fornitagli dal suo olfatto (piu' sviluppato
di quello di un normale essere umano). La caccia continua, e il gruppo
raggiunge una grossa costruzione di forma vagamente circolare, che ricorda
un'arena. Rico entra da una porta secondaria, che da direttamente sul terreno
di competizione del Campionato. L'interno e' una ricostruzione fedele di
qualunque tipo di terreno utilizzabile da Gear: montagne, pianure, deserti,
mari. Come il resto di Nortune, ci sono segni evidenti di degrado: qua e la'
parti della struttura sovrastante sono crollate, lasciando per terra lamiere e
travi metalliche. Non appena Rico mette piede all'interno, si accorge della
presenza del sicario, fermo a qualche metro di distanza da lui.]

Rico: Hai smesso di correre, finalmente!

[L'uomo non dice una parola e, rivelando una forza molto maggiore di quello
che il suo corpo lascerebbe pensare, solleva una pesante trave, lanciandola
poi su Rico. In risposta il semi-umano sferra un pugno al proiettile in
arrivo, spaccandolo esattamente a meta'. Prima che il nemico possa raccogliere
un altro oggetto, Rico gli e' addosso, afferrandogli il collo con la mano
sinistra e sollevandolo da terra.]

Rico: DRAGON FIST!

[Rico stringe la presa fino a quando non si ode un sinistro scricchiolio
d'ossa. Poi colpisce l'assassino con un gancio al mento, utilizzando la mano
libera. Il sicario viene catapultato lontano e tocca terra con un tonfo
sordo.]

Rico: Ha! Principiante!

[In silenzio, l'assassino si rialza, sebbene a fatica. Rico rimane sorpreso.]

Rico: Ma come diavolo fai ad essere ancora vivo?

[La porta alle spalle di Rico si apre ed entrano Fei e Citan, che studiano il
nemico.]

Citan: Rico, non ucciderlo! Dobbiamo interrogarlo.

Rico: Anche se volessi, non ci riuscirei! Gli ho quasi spezzato il collo ed e'
ancora vivo!

[Anche Elly entra, ansimando per la lunga corsa.]

Fei: Elly? Ti avevo detto di non seguirci!

Elly: Se per caso ti dovesse accadere qualcosa, io voglio essere con te!

[Il sicario studia i nuovi arrivati, e i suoi occhi rossi si rendono visibili
attraverso gli occhiali. Poi scompare, diventando un mucchietto di cenere.
Contemporaneamente tutte le porte dell'arena si chiudono di scatto.]

Fei: Ma cosa...

Elly: Un'altra trappola?

------------------------------------------------------------------------------

Nortune, stanza privata di Jameson. Quest'ultimo e' seduto al tavolo e attiva
di nuovo il macchinario di trasmissione, infilandosi le cuffie in testa.

Jameson: Gran Maestro, sono Jameson. La trappola e' scattata. No, non sono
riuscito a prenderli tutti. Comunque LEI e' con loro, quindi l'operazione si
puo' considerare un successo. La portero' al sito A personalmente, glielo
assicuro. 

[Jameson chiude il contatto e si toglie le cuffie. Preme quindi un altro
bottone sull'apparecchiatura di fronte a lui, e uno schermo olografico si
materializza di fronte ai suoi occhi. Jameson inserisce un codice in un
tastierino numerico e comincia ad operare utilizzando un piccolo touchpad.]

------------------------------------------------------------------------------

Nortune, arena. Gli ascensori che portano i Gear dei Battler nello stadio si
attivano di colpo. Con un gran rumore, cinque Gear vengono depositati sul
terreno. Tutti sono modelli prodotti in massa. Tre sono armati con un fucile
mitragliatore, mentre i restanti hanno una lunga lancia. I robot si avvicinano
lentamente al gruppo.

Citan: Fei, Elly, mettetevi al sicuro! Ci penseremo noi a tenerli occupati!

Fei: Doc, e' un suicidio! Come pensi di fare?

[Citan lancia un'occhiata a Rico, che annuisce in risposta. Entrambi premono
un tasto sui trasmettitori che portano al polso.]

Citan: Abbiamo chiamato i nostri Gear. Ora scappate!

Fei: Ma ci vorra' del tempo! Verrete fatti a pezzi prima!

Citan: La sicurezza di Elly e' la tua massima priorita', ora! Vai!

Elly: Fei ha ragione! Non possiamo lasciarvi in queste condizioni!

Rico: Al diavolo! Di queste storie ne ho gia' sentite abbastanza. Voi fate
quello che vi pare, io... [inizia a correre verso il gruppo di Gear]

Fei: Rico, sei impazzito? Fermati!

[Rico ignora Fei e continua ad avanzare velocemente, puntando al Gear piu'
vicino. Il robot (modello NeoMusha Mk100) alza il suo fucile e spara una
raffica verso il semi-umano. Ma Rico salta in avanti, rotolando sul terreno,
ed evita per un soffio la micidiale scarica di proiettili da 30mm. Continuando
a correre, arriva cosi' vicino al Gear che questo non puo' piu' sparargli.]

Rico: Non avete mai visto il Campione, rifiuti! [alza il pugno destro al
cielo] STEEL FIST!

[Lampi colorati convergono sulla mano di Rico, per poi dissolversi in un
attimo. Poi Rico inizia a scalare la gamba sinistra del Gear, che cerca
goffamente di toglierselo di dosso. Il semi-umano arriva fino all'altezza del
ginocchio e si ferma, sferrando un pugno contro la corazza, che si spezza per
la violenza del colpo. Rico quindi salta di nuovo a terra. Il Gear non sembra
danneggiato internamente, e si prepara a sfracellare il semi-umano con la sua
mano sinistra.]

Rico: STEEL METTLE!

[Una sfera luminosa appare di fronte a Rico, che immediatamente la colpisce.
La sfera si tramuta in una scia luminosa che entra all'interno del Gear dove
la corazza e' rotta. Altre sfere si formano, e Rico le lancia allo stesso modo
contro il robot avversario. I proiettili penetrano nei meccanismi del Gear e
arrivano al generatore: c'e' un'esplosione, e il robot si schianta per terra,
ostacolando l'avanzata degli altri. Rico torna verso il gruppo.]

Citan: Una bella mossa, anche se rischiosa.

Fei: E' stata una pazzia...

Elly: Rico, potevi rimanere ucciso!

Rico: Ha davvero questa gran importanza?

Elly: ...

Rico [lancia un'occhiata ai Gear]: Non credo di poterlo rifare, pero'. 

Citan: Prepariamoci al peggio...

[In quel momento il tetto dell'arena si sfonda e due Gear atterrano accanto al
quartetto. Uno e' Fenrir, con la spada agganciata alla gamba destra. L'altro
ha un aspetto massiccio. La colorazione prevalente e' il verde scuro, anche se
non mancano parti color arancione. Al posto di una mano ha una sorta di
artiglio a tre dita, mentre a livello della testa e' installata una
mitragliatrice.]

Rico: Sono arrivati, finalmente!

Citan: Te lo ripeto un'altra volta, Fei: allontanati e porta Elly al sicuro. A
fermare questi penseremo noi.

[Fei annuisce e cerca di mettere la maggior distanza possibile tra lui e i
Gear, seguito da Elly. Nel frattempo Fenrir e Stier si inginocchiano, e le
rispettive cabine si aprono. Citan e Rico balzano all'interno, e i due robot
si rialzano, finalmente operativi.]

Rico: All'attacco!

[Stier carica il primo dei rimanenti NeoMusha. Questo spara una salva, ma i
proiettili rimbalzano contro la corazza dell'Omnigear di Rico, che in risposta
sferra un pugno che distrugge la testa e i sensori dell'avversario. Il secondo
colpo lo perfora da parte a parte, al di sotto della cabina di pilotaggio, e
il NeoMusha cade a terra.]

Citan [studiando i display]: Hmm... Hatamoto Mk 5... 

[Il primo degli Hatamoto si lancia in un affondo verso Fenrir. Il Gear lo
evita facilmente, e impugna la spada: in un lampo l'avversario e' al terreno,
le gambe separate dal torso di netto. L'Omnigear passa all'attacco con un
fendente da destra verso sinistra: l'ultimo Hatamoto para il colpo con la
lancia, e per un istante sembra resistere. Ma l'arma si spezza in due, e
Fenrir completa la sua combinazione calando la spada sulla testa del Gear,
dividendola in due.]

Citan [via intercom]: Rico, evitiamo perdite non necessarie! Non sparare ai
piloti!

[Rico non sembra ascoltare l'avvertimento di Citan e apre il fuoco con la sua
mitragliatrice contro l'ultimo Gear rimasto. Elly, che osserva la scena da
lontano, lancia un grido quando centinaia di proiettili penetrano nella cabina
di pilotaggio. Ma il NeoMusha non sembra affetto da questo terribile attacco.]

Rico: Ma come...

Citan: Decisamente insolito... 

[Lo stupore di Rico si dissipa immediatamente quando il suo avversario prova a
sparare contro Stier. In risposta, l'Omnigear afferra il braccio armato del
nemico con la mano "normale".]

Rico: Hai retto al mitra, vediamo come ti sembra questo! BOMBER HEAD!

[Stier colpisce ripetutamente il NeoMusha con la testa, per concludere con un
pugno della mano artigliata. Il torso del Gear si spezza in due verticalmente,
ed esplode subito dopo. I resti contorti del nemico cascano per terra. Citan e
Rico balzano giu' dai rispettivi Gear.]

Rico: Non erano tanto duri...

Citan: O era un espediente per metterci alla prova, oppure ci hanno
sottovalutati... Questa strategia mi e' parsa molto piu' affrettata delle
altre, pero'...

[Fei ed Elly raggiungono i due correndo.]

Elly: I piloti! Dobbiamo controllare le loro condizioni!

Rico: ... E' proprio necessario?

Citan: Anche da un punto di vista logico sarebbe utile. Potrebbero essere
interrogati.

[Il quartetto si divide per controllare i vari Gear caduti al terreno. Fei
sgrana gli occhi quando apre la cabina di un NeoMusha: questa e' infatti
completamente vuota.]

Fei: Qui non c'e' nessuno! E' vuota!

Elly [esaminando un altro Gear]: Neanche qui!

[Anche Rico e Citan confermano quanto notato da Elly e Fei: niente fa pensare
ad una presenza umana negli abitacoli. I quattro si riuniscono per decidere
sul da farsi.]

Citan: Hmm... questo spiega perche' la raffica di Rico non abbia fermato quel
Gear... 

Fei: E allora cosa puo' essere stato?

Citan: Dobbiamo andare a vedere da dove sono arrivati.[indica gli ascensori]
Quelli dovrebbero portarci nel luogo giusto.

Elly: E se ne trovassimo altri?

Rico: Li faremo a pezzi!

Citan: Scenderemo con i nostri Gear, per sicurezza. Voi state dietro di noi.

[Citan e Rico montano di nuovo sui loro mezzi e conducono Fenrir e Stier sugli
ascensori, seguiti da Fei ed Elly. A terra, Fei preme un bottone posto su una
pulsantiera, e l'ascensore comincia a scendere. In breve tempo, deposita il
gruppo all'interno di una struttura gigantesca. C'e' un enorme hangar per
Gear, con almeno dodici piattaforme per la manutenzione, e molti robot sono
ivi presenti, per la maggior parte smontati. Le attrezzature piu' sofisticate
sono montate su diverse impalcature per poter essere usate con i Gear.] Una
scala parte dal livello degli ascensori per arrivare ad una zona sopraelevata,
dove c'e' una porta, con lo stesso simbolo riportato nel laboratorio delle
Aqvy Islands.]

Fei: Questo posto e' cambiato moltissimo da quando ci sono stato l'ultima
volta...

Elly: Sei gia' stato qui?

Fei: Si', durante il bombardamento di Nortune, per recuperare Weltall.

Citan [via intercom]: Queste strutture sono molto complicate... Ci vorrebbe
almeno un anno per costruirle, sempre che si abbia la tecnologia per
realizzarle... I sensori non segnalano altre forme di vita o Gear in
movimento. Possiamo scendere.

[Fenrir e Stier si inginocchiano, mentre Rico e Citan ne escono fuori.
Successivamente il gruppo si aggira per l'hangar, osservando tutto cio' che
appare interessante.]

Rico: E adesso?

Citan: Molte apparecchiature hanno l'aria di essere automatizzate. Credo che
la' [indica la porta sopraelevata] troveremo quello che ci interessa.

Elly: Non capisco ancora il perche' di tutto questo...

Fei: Ci arriveremo presto, ne sono sicuro.

[I quattro si avvicinano alla porta sopraelevata, salendo le scale. Fei nota
il simbolo e si ferma, pensieroso.]

Elly: Cosa succede, Fei?

Fei: Quel simbolo... mi ricorda qualcosa... ma non riesco a metterla a
fuoco...

Citan [osserva la porta]: E' una mia speculazione, ma credo che si tratti
dello stesso che abbiamo trovato sullo Zohar Modifier. In altre parole, puo'
essere considerato il simbolo di Deus.

Fei: Deus? 

Rico: Ho capito: qui sono tutti impazziti...

Elly: Ma che relazione ha Deus con tutto questo?

Citan: Non lo so ancora. Ma vediamo di continuare a investigare...

[Citan preme il bottone posto accanto alla porta e questa si apre. Tutti
entrano in un complesso sistema di locali. Come per il laboratorio segreto
vicino all'orfanotrofio, apparecchiature di varie dimensioni e forme sono
sparse per tutte le stanze. Ad un piu' accurato esame, c'e' qualche
macchinario rotto, terminali smontati, e segni di fili strappati. Ma l'ordine
e' maggiore.]

Fei [guardandosi attorno]: Un altro laboratorio?

Elly: E anche in questo caso qualcuno ci ha preceduti.

Rico: Dottore, trovi qualcosa di interessante in questo mucchio di rifiuti?

Citan [esaminando i computer e i terminali]: Certamente. Anche in questo caso
la rimozione di materiale "pericoloso" e' stata fatta in fretta, forse ancora
di piu' di quando abbiamo visto un laboratorio del genere per la prima volta.

Fei: Sei in grado di ottenere altre informazioni?

Citan [sedendosi e accendendo un terminale]: Ci provero'...

[Citan inizia ad accedere ai dati contenuti nei computer li' presenti, mentre
gli altri lo osservano in silenzio.]

Citan: Hmm... come pensavo.

Elly: Cosa?

Citan: Ho trovato una serie di rapporti su Jameson: stando ai contenuti, il
nostro uomo era coinvolto in pesanti traffici malavitosi, sia truccando il
Campionato sia spacciando Drive (*).

(*) Una droga che aumenta le capacita' psicofisiche. Su alcune persone puo'
avere effetti imprevedibili, come il cambio della personalita'.

Fei: Drive? 

Citan: Tutti i governi l'hanno dichiarata illegale, ma esiste ancora un certo
traffico "sotterraneo". E' ovvio poi che il Campionato sia un posto perfetto
per vendere la merce... Ma c'e' di piu'. Jameson ricatta praticamente tutti i
membri del consiglio spesso estorcendo anche denaro, e da quello che leggo, si
e' appropriato dei fondi inviati da Bart per la ricostruzione.

Elly: E' ignobile! Prospera continuando a mantenere la citta' in questo stato!

Fei: ... E ha segato le gambe a chi proponeva progetti di riqualificazione,
come i membri del consiglio.

Rico: ...

------------------------------------------------------------------------------

Impero di Kislev, periferia di Nortune, quindici anni prima. Un uomo, ferito,
si allontana zoppicando dalla citta'. Ad una piu' accurata osservazione, si
nota che presenta segni non propriamente umani, come orecchie appuntite e
pelle con sfumature verdastre. Il braccio sinistro penzola inerte, mentre la
coscia destra presenta uno squarcio.

Rico: Perche'... e' successo questo?

[Inizia a piovere. Rico fa ancora piu' fatica ad avanzare, mentre cerca di
mettere la maggior possibile distanza tra lui e Nortune.]

Rico: Sono forse...diverso? Perche'? Qualcuno mi spieghi PERCHE'!

[La mente di Rico torna ad avvenimenti accaduti qualche ora prima: una folla
urlante, invocante la morte dei semi-umani, si era avventata sul piccolo
gruppo di semi-umani che viveva a Nortune. Rico stesso se l'era cavata per
pura fortuna, e non ne era certo uscito illeso. Sfinito, cade in ginocchio, ma
alza gli occhi al cielo e dalle sue labbra prorompe un grido misto di odio e
disperazione.]

Rico: Nortune... io ti ODIO!

------------------------------------------------------------------------------

Nortune, area di detenzione dei prigionieri, meglio nota come D Block. In una
piccola stanza, Rico e' legato ad una parete con una grossa catena, troppo
resistente perche' la sua forza possa spezzarla. Una porta si apre ed entra
una donna, avvolta dall'ombra.

Donna: Sei Ricardo Banderas?

Rico: ... E anche se fosse?

Donna: Ho sentito parlare di te. Hai ucciso diverse guardie imperiali, e per
catturarti sono dovuti accorrere in quindici, mentre un cecchino ti ha sparato
un anestetico.

Rico: Heh, proprio una bella ricostruzione. Ma basta convenevoli: voglio
sapere chi sei e perche' sei venuta qui.

Donna: Mi chiamo Rue Cohen e faccio parte del Battling Commitee. Ti piacerebbe
vendicarti?

Rico: Vendicarmi? E di chi?

Rue: So chi e' il responsabile di quelle manifestazioni contro i semi-umani...

Rico [ha uno scatto d'ira]: Parla! Chi e' stato?

Rue: Sigmund, Kaiser dell'Impero di Kislev. Ti propongo un patto, Ricardo
Banderas: tu parteciperai nel Campionato e noi ti offriremo la possibilita' di
eliminare il Kaiser. Non ti preoccupare dei problemi che potrebbero accadere.
Ci penseremo noi e copriremo tutto.

Rico [beffardo]: E voi cosa ci guadagnerete?

Rue: Molti...dati utili dai combattimenti che affronterai. Ti forniremo noi il
Gear adatto. Allora, che ne dici?

Rico: ... Accetto.

------------------------------------------------------------------------------

Rico: Non voglio piu' vedere questa citta'. Non mi importa niente se Jameson
l'ha mandata in rovina!

Fei [nella mente di Rico]: Anche a te deve essere rimasto qualcosa da fare in
questa citta'!
 
Rico: Cosa ne sanno? Non conoscono cio' che mi e' successo. Volevano la mia
morte! Perche' dovrei proteggerli?

Elly [nella mente di Rico]: Se e' cosi', perche' ci sei tornato due mesi fa?

Rico: Io... io... State zitti! Era solo per... controllare la situazione.

Fei [nella mente di Rico]: Anche a te deve essere rimasto qualcosa da fare in
questa citta'!

Elly [nella mente di Rico]: Sono convinta che anche tu abbia ancora qualcosa
da fare qui!

Rico: ......... Hanno ragione... Non devo lasciar morire la mia casa...

------------------------------------------------------------------------------

Nortune, tempo presente. Rico termina i suoi pensieri e si avvicina
interessato agli altri tre. Citan sta continuando ad elencare le informazioni
che e' riuscito a recuperare.

Citan: ... Questo e' tutto cio' che ho trovato su Jameson. [svolge altre
operazioni al terminale] Ma credo che ci sia qualcosa d'altro, ben piu'
importante.

Fei: Di che si tratta?

Citan: E' scritto nella lingua di Solaris... Elly, ti spiacerebbe darmi una
mano nella traduzione?

Elly: Certo.

[Elly si siede ad un altro terminale accanto a quello di Citan e accede ai
medesimi file. Entrambi iniziano quindi a leggere.]

Citan [leggendo]: ... Abbiamo perfezionato il meccanismo di produzione degli
AS-27... Permangono problemi con gli AS-27/B...

Elly [leggendo]: I primi test del "meccanismo" sui Gear hanno dato gli esiti
sperati... Previsto un accumulo di risorse e materiali presso la Eldridge...

Fei: Doc, cos'e' il "meccanismo"?

Rico: E la "Eldridge"?

Citan: Lasciatemi controllare... [accede ad altri file] Veramente
interessante. Una parte dei dati e' stata cancellata, ma quello che rimane e'
sufficiente. Credo che per "meccanismo" intendessero dire un sistema di
comando dei Gear senza bisogno di pilota... Oltre ai comandi a distanza,
dovrebbe dotarli di una limitata intelligenza artificiale, in modo che si
comportino autonomamente sul campo di battaglia. E questo laboratorio puo'
creare anche Wels in numeri infinitamente maggiori rispetto a quell'altro,
oltre che agli AS-27, di cui ignoriamo ancora la natura.

Elly: Prima gli Wels, adesso i Gear... Non riesco a capirne il motivo.

Citan: Se gli Wels costituiscono la fanteria, i Gear sono i mezzi pesanti. E
non devono rischiare nemmeno perdite di risorse umane potenzialmente utili...
Ingegnoso...

Rico: M'importa poco se sia ingegnoso o no. Non ho ancora capito cos'e' la
"Eldridge".

Citan: E' la nave che e' sorta dal mare quando il Gazel Ministry (*) ha
attivato la Gaetia Key.

(*) Massima autorita' di Solaris, composto da 12 persone. Avevano perso i loro
corpi, per cui le loro menti erano state trasferite in una serie di computer.
Krelian si e' sbarazzato di loro dopo averli usati per i propri scopi.

Fei: Mi sembrava di ricordare quel nome su una delle fiancate... E sono sicuro
di averlo letto a Zeboim.

Rico: Il mio fiuto mi dice che Jameson e' coinvolto in tutto questo... 

Citan: E' esatto. Ma non era sicuramente il capo. I file sono incompleti, ma
posso pensare che dovesse mandare rapporti regolari alla sede centrale, il
"sito A".

Fei: Ma non sappiamo dov'e' il "sito A", giusto?

Citan: Proprio cosi'. Tutti i possibili riferimenti sono stati eliminati.

Elly: Ci siamo dimenticati di una cosa... Come facciamo ad uscire di qui?

Citan: Non e' un problema [batte un comando sulla tastiera del terminale]
Ecco. Adesso le porte dell'arena sono di nuovo utilizzabili.

Fei: La nostra prossima mossa?

Citan [attivando il trasmettitore al polso]: Chiameremo gli altri, e li
mandero' a cercare Jameson per interrogarlo. Nel frattempo, faremo il download
di questi dati nei nostri Gear. Li voglio studiare bene. La Eldridge
probabilmente sara' il nostro nuovo punto di partenza...

------------------------------------------------------------------------------

Nortune, infermeria, due ore dopo. Tutto il gruppo e' presente (eccetto
Margie, che si trova sull'Yggdrasil per motivi di sicurezza), mentre un iroso
Bart spiega la situazione agli altri.

Bart: Ci e' sfuggito! Maledizione!

Billy: Abbiamo saputo che Jameson si e' allontanato precipitosamente con altre
persone, ed ha preso un Gear alla periferia della citta'. Si e' dileguato, e
da allora non conosciamo piu' la sua posizione...

Citan: Sicuramente non lavorava da solo. Avete provato ad interrogare persone
che avevano relazioni con lui?

Bart: Si'! Ma non sapevano niente! Erano pagati profumatamente per eseguire
alcuni semplici compiti usando dei terminali. Ma erano stati assoldati proprio
perche' non facevano domande di alcun tipo!

Maria: ... La maggior parte aveva anche paura di Jameson... Avevano sentito
dire di quello che era successo ai suoi oppositori. Se non altro abbiamo
trovato i soldi di Aveh che erano stati trafugati...

Diana: Adesso Nortune sara' piu' tranquilla. Senza i ricatti di Jameson, il
consiglio puo' finalmente agire. E i soldi permetteranno una ricostruzione
rapida.

Citan: Credo sia arrivato il momento di andare. Dobbiamo esaminare meglio i
dati che abbiamo acquisito. Stavolta siamo sicuri di aver inflitto una pesante
sconfitta ai nostri nemici. 

[Il gruppo saluta Diana e si incammina verso la porta, mentre Bart continua a
imprecare contro la sfortuna. Ma Rico si ferma e si avvicina alla donna,
bisbigliandole qualcosa nell'orecchio. Gli occhi della dottoressa mostrano un
profondo stupore, e lei si inchina subito dopo.]

Rico: Animo, animo! Non c'e' bisogno che ti inchini!

Diana [alzandosi]: Altezza...

Rico: Diffondi questa notizia: il nuovo Kaiser e' vivo, e potrebbe tornare da
un giorno all'altro.

Diana: Certamente! Che fara' lei?

Rico: Ci pensero' su... Se non altro credo che verro' qui piu' spesso...

Diana: Grazie, grazie! Aspettero' con ansia il vostro ritorno!

Rico: Ah... una cosa. Non essere cosi' formale!

Diana: Certo, altez... Rico.

Rico: Cosi' va meglio...

[In disparte, Fei, Citan ed Elly hanno seguito la scena.]

Fei: Cosi' ha cambiato idea?

Elly [sorride]: Sono contenta per lui...

Citan: Ha scelto finalmente il proprio sentiero da seguire. Non sappiamo dove
lo portera', ma ogni traccia del dubbio e' sparita.

[Rico finisce di parlare con Diana e la saluta, mentre quest'ultima si inchina
ancora.]

Fei: Faremo meglio a muoverci... Non so cosa potrebbe fare Rico se sapesse che
abbiamo origliato tutto!

[Citan ed Elly sorridono. Il trio si allontana, mentre Rico li segue.]

------------------------------------------------------------------------------

Luogo imprecisato. Jameson e' in mezzo ad un gruppo di cinque guardie. Di
fronte a lui c'e' una figura imponente, alta piu' di due metri, dalla
corporatura massiccia. Indossa un paio di pantaloni mimetici, stivali militari
e una semplice maglietta che sembra sul punto di strapparsi da un momento
all'altro. Una pistola e' in una fondina consumata allacciata alla vita, sul
fianco sinistro, mentre su quello destro pende un lungo coltello. Il volto e'
in ombra. Nella stanza si sente una "presenza", localizzata alle spalle
dell'uomo, anche se non si riesce a vedere niente.

Jameson: ... Sono desolato... La prima volta non credevo fossero in grado di
avvicinarsi al laboratorio... E oggi pensavo che fossero fuori dalla portata
dei loro Gear...

Uomo: Patetiche scuse! Sei solo uno stupido! Non solo hanno scoperto il
laboratorio secondario, ma anche uno dei nostri centri principali e' stato
preso!

Jameson [irrequieto]: Sono riuscito ad eliminare le informazioni importanti.
Non arriveranno mai a noi!

Uomo: Davvero? Ti sei dimenticato che la tua copertura e' saltata? E
sicuramente ora sapranno del "sito B"! Avresti dovuto attivare
l'autodistruzione di entrambi gli impianti! 

Jameson: Ma Nortune... sarebbe stata spazzata via!

Uomo: Cosa vuoi che mi importi di una citta'? Paghiamo il prezzo della tua
riluttanza, ora!

Jameson [spaventato]: Datemi un'altra possibilita'!

Uomo: No. Sei solo un inetto!

Jameson [terrorizzato]: Gran Maestro, mi aiuti!

[Nell'oscurita' si intravede un cappuccio e all'interno di questo due occhi
azzurri, quasi non umani.]

Gran Maestro: La sentenza divina e' gia' stata pronunciata...

[Prima che Jameson possa accorgersi di quello che sta succedendo, l'uomo di
fronte a lui estrae la pistola e la punta verso il sottoposto.]

Uomo: Saluta il mondo dei vivi!

[L'uomo preme il grilletto, e Jameson si accascia al suolo con un foro di
proiettile in mezzo agli occhi.]

Uomo [disgustato]: Puah! [si rivolge alle guardie] Portatelo via!

[Le cinque guardie annuiscono e prendono il cadavere, aprendo una porta e
sparendo nell'oscurita'.]

Uomo [rivolgendosi al "Gran Maestro"]: Qual e' la nostra prossima mossa?

Gran Maestro: La divina preveggenza mi dice che presto "loro" andranno al sito
B. Prepara un degno benvenuto per quegli sciocchi blasfemi. Hai carta bianca.

Uomo: D'accordo.

Gran Maestro: Un'altra cosa... Jameson non era proprio un inetto, in fondo.
Una parte del piano e' riuscita alla perfezione. La Vittima Sacrificale si sta
comportando come previsto, a sentire gli ultimi rapporti. 

Uomo: Cosi' c'e' stato ancora utile... Di fatto non avevo motivazioni
sufficienti per ucciderlo... E io ADORO stroncare una vita senza motivo! 

[L'uomo si mette a ridere.]

------------------------------------------------------------------------------
                               FINE TERZA PARTE
------------------------------------------------------------------------------


[Previous] * [Next]
Back to the Fanfiction Page

||Fan Art|| ||Fan Fiction|| ||Fan Music||

||Main|| ||Persona|| ||Joining|| ||Archives|| ||World|| ||Fan Stuff|| ||Gun Room|| ||Links||

Send Comments and Feedback