fogli non tagliati di carte da gioco

Tutte queste pagine mostrano in dettaglio dei vecchi fogli non tagliati di carte da gioco stampati a Napoli dal produttore Pignalosa, ormai estinto. La compagnia venne fondata verso il 1870 da Luigi Pignalosa; poi, nei primi 25-30 anni del XX secolo, suo figlio Raffaele prese la guida dell'azienda e, a partire dagli anni '40, lo sostituì Edoardo (figlio di Raffaele). La morte dell'ultimo proprietario, nel 1979, segnò la fine dell'attività.

Tutte queste pagine mostrano in dettaglio dei vecchi fogli non tagliati di carte da gioco stampati a Napoli dal produttore Pignalosa, ormai estinto.
La compagnia venne fondata verso il 1870 da Luigi Pignalosa; poi, nei primi 25-30 anni del XX secolo, suo figlio Raffaele prese la guida dell'azienda e, a partire dagli anni '40, lo sostituì Edoardo (figlio di Raffaele). La morte dell'ultimo proprietario, nel 1979, segnò la fine dell'attività.

	Gli anni d'oro delle carte da gioco Pignalosa furono quelli della prima metà del XX secolo, quando il produttore realizzava molti dei diversi stili regionali italiani, alcuni dei quali erano in versione pubblicitaria, oppure avevano semi non usuali o illustrazioni particolari (una caratteristica abbastanza insolita per gli stili italiani). Questa varietà dimostra che quella di Pignalosa era una ditta di prim'ordine, che non si limitava a coprire la sola zona di Napoli e dintorni.

Gli anni d'oro delle carte da gioco Pignalosa furono quelli della prima metà del XX secolo, quando il produttore realizzava molti dei diversi stili regionali italiani, alcuni dei quali erano in versione pubblicitaria, oppure avevano semi non usuali o illustrazioni particolari (una caratteristica abbastanza insolita per gli stili italiani). Questa varietà dimostra che quella di Pignalosa era una ditta di prim'ordine, che non si limitava a coprire la sola zona di Napoli e dintorni.

Ma nel corso degli anni '50, con l'avvento di tecnologie moderne come la tagliatura automatica e la plastificazione, i produttori del settentrione fra i quali Modiano e Dal Negro in breve tempo si accaparrarono il mercato delle carte da gioco sul territorio nazionale, e Pignalosa (che ancora ne produceva di non plastificate, a volte persino tagliate in modo non regolare) non fu più in grado di reggere la sfida.

Ciò che rimane oggi della sua produzione è un numero di mazzi abbastanza limitato e, stranamente, una quantità di fogli non tagliati assai maggiore, firmati da Raffaele e da Edoardo, la cui datazione si aggira all'incirca fra i primi anni '30 e la fine degli anni '40. In alcuni casi è agevole stabilire con precisione l'epoca di questi esemplari, grazie al bollo d'imposta (nei mazzi) o alla data che alcuni fogli recano impressa sul retro. Ma per gli esemplari non datati si può solamente stimare la datazione in modo approssimativo.

Ciò che rimane oggi della sua produzione è un numero di mazzi abbastanza limitato e, stranamente, una quantità di fogli non tagliati assai maggiore, firmati da Raffaele e da Edoardo, la cui datazione si aggira all'incirca fra i primi anni '30 e la fine degli anni '40. In alcuni casi è agevole stabilire con precisione l'epoca di questi esemplari, grazie al bollo d'imposta (nei mazzi) o alla data che alcuni fogli recano impressa sul retro. Ma per gli esemplari non datati si può solamente stimare la datazione in modo approssimativo.