Questa pagina illustra alcune varietà del mazzo internazionale (quello classico, con 52 carte
a semi francesi) che non sono ispirate a tematiche di fantasia, né tantomeno appartengono
agli stili regionali, per le quali è quindi difficile trovare una definizione diversa da quella
di "varianti".
Questi mazzi sono disegnati per scopi specifici, sebbene in realtà qualsiasi gioco possa essere
praticato con la maggior parte di essi.
Le carte a indici grandi sono il tipo più comune. Consistono nello stile tradizionale
le cui ilustrazioni centrali sono di dimensioni leggermente ridotte e contornate da una
riga, mentre gli indici, solitamente due, sono assai più grandi di quelli soliti.
In alcune edizioni le carte non figurate hanno uno sfondo di colore chiaro (grigio, crema,
ecc.).
marca Pingüim a indici grandi, di SO.IM.CA. (Brasile) |
mazzo a indici grandi di Falcon (Regno Unito)
Mazzi di questo tipo sono spesso utilizzati da persone con problemi di vista per giochi
generici, come il Poker o il Bridge. Ma il principale scopo per cui sono stati creati,
non molto tempo fa, è il loro impiego sui tavoli di Black Jack e simili giochi da casinò,
nei quali il mazziere siede spesso ad una certa distanza dagli altri giocatori. |
500
500 è il gioco nazionale australiano, ma viene praticato anche in Nuova Zelanda e negli Stati Uniti. In effetti ebbe origine in quest'ultimo paese, come variante del più popolare Euchre. Lo speciale mazzo che si può reperire in Australia si compone di 63 carte, 62 delle quali fanno parte dei semi, mentre l'ultima è un jolly. I semi rossi (cioè Cuori e Quadri) hanno sedici carte ciascuno, con soggetti non figurati che arrivano fino al 13, mentre i semi neri (Picche e Fiori) hanno quindici carte l'uno, con soggetti non figurati fino al 15. Questi soggetti extra, cioè gli 11, i 12 e i 13 rossi sono le uniche particolarità del mazzo, in cui assi, figure e il singolo jolly sono del tutto normali. Inoltre le carte extra vengono usate solo per la variante di 500 a sei giocatori, mentre quella più spesso praticata ne prevede quattro. |
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CARTE CON INDICE IN BRAILLE
Bicycle (Stati Uniti) produce un mazzo che ha indici in Braille (in rilievo)
sovrapposti a quelli larghi stampati. Ciò consente ai giocatori non vedenti di
poter usare un mazzo standard per qualsiasi tipo di gioco.
Qualsiasi carta si riconosce da due caratteri, il primo dei quali indica un valore
(tanto per le figure che per le carte non figurate), mentre il secondo indica il seme, ovviamente
in inglese.
In Braille le cifre sono scritte allo stesso modo delle prime lettere dell'alfabeto
(ad esempio 1=A, 2=B, 3=C, ecc.).
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mazzo a indici in Braille di Bicycle (Stati Uniti) |
indici e valori espressi in Braille |
Quindi "2C" (o "BC") è l'indice per il 2 di Fiori
(2 Clubs), "KS" per il re di Picche (K Spades), "4D" (o "DD") per il 4 di
Quadri (4 Diamonds), e così via. Poiché il 10 ha due cifre, il suo indice è
"X", come nei numeri romani. Il jolly è indicato "JO", per distinguerlo dal jack ("J"). |
mazzo da Canasta di Modiano (Italia) |
CARTE DA CANASTA
Questa varietà è specificamente realizzata per la Canasta, un gioco nato in
America Latina agli inizi del '900, che attecchì rapidamente in molte altre
parti del mondo nel corso della prima metà del secolo.
Nella Canasta non vi è differenza fra i Cuori e i Quadri (i semi rossi), né
fra i Fiori e le Picche (quelli neri): i segni dei semi sono quindi raffigurati come
punti dei due colori, non molto diversi da quelli del domino, mentre le figure sono
semplificate, raffigurando sempre i tre stessi soggetti per ciascuno dei colori. I quattro indici sono quelli usuali.
Le carte da Canasta comprendono due jolly per mazzo (per un totale di sei).
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Le uniche due edizioni di cui io sia al corrente sono prodotte da Dal Negro
e Modiano (entrambi italiani).
Vi si notano piccole differenze. Per esempio, nella versione di Modiano uno dei due
assi rossi è inscritto in un cerchio, rendendolo quindi distinguibile dall'altro
asso dello stesso colore (anche se nel gioco ciò non ha alcuna finalità pratica), le figure
sono piccole come nei mazzi a indici grandi descritti sopra, e il personaggio del
jolly reca un canestro (canasta in spagnolo).
L'edizione di Dal Negro, invece, ha jolly ordinari, ma l'asso è raffigurato con un punto
più grosso, tutti i segni sono decorati, e le figure hanno uno sfondo grigio.
Poiché servono tre mazzi di carte per giocare a Canasta, questo stile esiste solo
in confezioni da 162 carte, equivalenti a un triplo mazzo da 52 + 2 jolly.
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mazzo da Canasta di Dal Negro (Italy) |
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Fino al 1972, anno in cui per le carte da gioco italiane venne meno l'obbligo di recare il bollo d'imposta, anche i mazzi da Canasta erano soggetti a tale norma; la carta su cui veniva apposto era quella solita, cioè l'asso di Cuori, che in questo particolare stile ha l'aspetto anzidetto di un punto rosso singolo con una riga intorno.
asso bollato, edizione di Modiano |
CARTE DA TRENTE ET QUARANTE
mazzo da Trente et Quarante di Dal Negro (Italia) |
Questo è un altro stile legato ad un gioco specifico, Trente et Quarante. In questo caso
le illustrazioni sono diverse da quelle dei mazzi internazionali, ma non si tratta nè di
carte regionali né di uno stile di fantasia.
Il gioco nacque in Francia, forse attorno alla fine del XVII secolo o nei primi del
XVIII.
Un mazziere scopre due carte alla volta, disponendole in altrettante file chiamate Rouge
e Noire (rosso e nero), finché la somma delle carte in qualsiasi delle due file non
raggiunga 31 o più punti.
Se ciò avviene tanto nella Rouge che nella Noire contemporaneamente, vince la
fila il cui totale si avvicina di più a 31. |
Il gioco si basa interamente sulle puntate, ed ha una vaga rassomiglianza con lo schema
della roulette: i giocatori non ricevono mai carte in mano, ma si limitano a
scommettere su quale delle due file raggiungerà per prima 31, e se ciò avverrà con una carta
di seme rosso oppure nero.
Il gioco è diffuso in Francia, ma è praticato anche in molti altri paesi europei.
Diversi produttori italiani hanno in catalogo uno specifico stile Trente et Quarante,
che un po' ricorda le Lombarde e le Piemontesi (cfr. la galleria italiana).
Né le figure né le altre carte hanno indici, e il mazzo non contiene alcun jolly.
Anche le dimensioni di queste carte sono simili agli stili regionali, essendo più
strette e leggermente più piccole dei soliti mazzi da Bridge o da Poker.
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mazzo da Trente et Quarante di Modiano (Italia)
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