Il mazzo è composto da
57 carte, che sono divise in quattro semi rappresentati da diversi colori: Rosso, Giallo,
Verde e Nero. Ogni seme ha quattordici carte, dall'1 al 14 (come nei tarocchi);
una carta
Rook che mostra il volatile, del valore analogo a quello di un jolly, completa
il mazzo.
(grazie a Stuardt T.Clarke per aver gentilmente
fornito questo mazzo)
mazzo da Rook, stampato in Belgio per Parker Bros., Stati Uniti
Le carte furono ideate attorno al 1930 specificamente per questo gioco;
coincidenza vuole che il loro autore, George S. Parker, sia poi divenuto il fondatore
di una famosa ditta produttrice di carte e giochi da tavolo.
Esistono diverse varianti delle regole del
Rook, la maggior parte delle quali
si basa sulle prese (cioè singoli turni di gioco durante i quali ciascuno gioca una
carta, e le cattura chi ha messo in tavola quella più alta), dopo aver determinato quale
colore è l'atout o briscola per la durata di quella mano.
QUITTLI
nomi alternativi:
QUITLI, QUITLOK, KVITLECH, KVITLACH
carte da Quittli di Piatnik (Austria) |
Quittli è un gioco conosciuto sotto diversi nomi, essendo praticato soprattutto durante la festività di Chanuka dalle comunità ebraiche dell'Europa centrale ed orientale: è pertanto presente in diversi paesi, ma non particolarmente diffuso. In effetti, si tratta di un gioco d'azzardo, e l'impiego di carte speciali, recanti solo dei grossi numeri senza altre illustrazioni, è un modo per aggirare un divieto di natura religiosa. L'unica particolarità di questi numeri è che il 2 e l'11 sono contornati da un bordo decorato. Il mazzo ha 24 carte, cioè due serie dall'1 al 12.
Sono note diverse varianti del Quittli, tutte basate su un meccanismo che ricorda il Baccarat: i partecipanti ricevono una carta coperta, e giocano individualmente contro il banco; possono chiederne un'altra, tentando di avvicinarsi quanto più possibile al punteggio di 21, senza però superarlo, altrimenti si "sballa". |
LEXICON E SUE VARIANTI
Lexicon è l'antesignano del moderno Scarabeo: al posto delle tessere
usava le carte, e non vi era alcun tabellone su cui posizionare le parole, ma le regole di
base erano le stesse: il giocatore doveva formare la parola più lunga possibile
utilizzando le carte che aveva in mano e quelle già in tavola, ricavandone un punteggio
sulla base del valore attribuito a ciascuna lettera (che appariva negli angoli).
Una carta "Lexicon" faceva da jolly.
Il mazzo era prodotto da diverse ditte europee; l'edizione mostrata in questa pagina è di Waddingtons (Regno Unito). Sono ormai fuori catalogo da molti anni; tuttavia, versioni di questo gioco riemergono di quando in quando, con nomi
differenti. |
un vecchio mazzo da Lexicon
di Waddingtons (Regno Unito), 1935-40 |
mazzo Parolettere di Modiano (Italia), pubblicato nel 2006 |
Una di queste varianti è stata prodotta molto di recente da Modiano e denominata Parolettere o Scala Verbale. Il mazzo contiene 52 carte, 22 delle quali sono vocali, colorate in giallo, e le rimanenti sono consonanti, di colore verde. A differenza del Lexicon le carte non hanno alcun punteggio segnato, nè fa parte del mazzo alcuna carta 'jolly'.
Il meccanismo del gioco è invertito: vengono disposte le carte sul tavolo a formare un quadrato di 5x5 lettere, e i giocatori a turno debbono rimuovere le lettere che formano parole di senso compiuto (i buchi vengono sostituiti dalle rimanenti carte del tallone). Vince chi ne cattura di più. |
SOLO E UNO
Solo e
Uno sono giochi per la famiglia
praticati in diversi paesi; le loro regole sono molto simili, così come pure i mazzi
utilizzati. Entrambi i giochi rappresentano una versione moderna del
Dernier, che si pratica
con le carte "generiche".
mazzo da Solo (di Dal Negro, Italia) |
Questi mazzi contengono rispettivamente 112 e 108 carte. I semi sono i colori (verde, blu,
rosso e giallo), ciascuno dei quali ha valori dall'1 al 9 (le carte da Uno
prevedono anche il valore 0), più un certo numero di soggetti speciali che raffigurano
mani, frecce, quattro colori, e via dicendo.
Le regole esatte sono troppo complesse per una descrizione in questa pagina, ma l'obiettivo
fondamentale per ciascun partecipante è di liberarsi di tutte le carte che possiede prima
dei suoi avversari; per fare ciò, ogni giocatore a turno ne scarta una, che deve corrispondere
per colore oppure per valore a quella appena giocata.
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Le carte figurate provocano azioni particolari, come invertire la direzione
di gioco, oppure far prendere più carte in mano ad un avversario, o costringerlo a
scambiare le sue carte con le proprie, ecc.
Il primo giocatore a rimanere senza niente in mano è il vincitore, e gli avversari
sommano i punti delle carte che sono loro rimaste (quelle figurate hanno
valori specifici).
Poiché i nomi dei due giochi sono registrati, diverse ditte di vari paesi producono
mazzi identici.
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mazzo da Uno
(di Spear's Games, Regno Unito) |
WHOT! E GET OUT!
mazzo da Whot! (di Waddingtons, Regno Unito)
In pratica, lo scopo dei giocatori è di riuscire a liberarsi di tutte le carte prima degli
avversari, scartando una ad una quelle corrispondenti alla forma o al numero del soggetto
appena scartato.
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Giocato nel Regno Unito sin dagli anni '50, Whot! (o Get Out! in alcune
versioni) si basa sullo stesso principio del Solo e dell'Uno: il mazzo è
diviso in cinque semi, identificabili come forme geometriche diverse. Le carte sono
numerate in ordine progressivo dall'1 al 14, ma alcuni valori mancano a seconda
del seme; soggetti aggiuntivi col nome del gioco (carte "Whot" o "Get Out"),
solitamente in numero di tre o quattro per ciascun mazzo, fanno salire il totale di
questi mazzi a 52 o 53 carte.
mazzo Get Out! (Cina, produttore non riportato),
che raffigura scimpanzè nelle immagini geometriche,
e la pubblicità del thè PG Tips sui dorsi
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DUMMY
mazzo da Dummy di Dal Negro (Italia);
i soli valori sono il 3, il 4, il 5, il 6 e il 7 |
Dummy è un gioco molto recente (registrato nel 1998),
per il quale il produttore italiano Dal Negro ha realizzato un mazzo di 106 carte,
che raffigurano faccette anziché punti o altri simboli. Non vi sono semi, e i valori
vanno dal 3 al 7.
Il gioco è veloce e facile da apprendere. Come prima cosa, si distribuiscono tutte le
carte; quindi ogni giocatore ne scarterà una a turno, e a seconda del valore la porrà
scoperta su uno di cinque mazzetti: ognuno di questi può contenere solo soggetti del
medesimo valore. Quando un mazzetto raggiunge il numero di carte corrispondente al
proprio numero (cioè tre carte per il mazzetto dei 3, o cinque carte per quello dei 5, ecc.),
viene preso dal giocatore che lo ha "completato", e per quel valore si ricomincia
a creare un mazzetto con gli scarti successivi. Il giocatore che al termine della mano
ha conquistato più carte è il vincitore.
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SEI
Sei è un gioco recente, registrato in Germania nel 1994 col nome originale di
6 Nimmt ! (l'identico nome è usato anche nei paesi Bassi), mentre in Francia
ha assunto il nome di 6 Prend !, e Take 6 nei paesi anglofoni;
ha ricevuto il premio "Gioco dell'Anno".
Ogni carta del mazzo raffigura allegri e fantasiosi numeri, dall'1 al 104 (quindi,
ogni soggetto è diverso). Sopra il numero si trovano uno o più punti neri, che rappresentano le
"penalità".
Sei è un gioco di presa, nel quale i partecipanti scartano a turno una delle proprie
carte; a seconda del valore, quest'ultima deve corrispondere ad altre file di carte già
giocate, poste al centro del tavolo. Quando un giocatore depone la sesta carta di una
fila, deve prendere tutte e cinque quelle che la precedono, e piazzarle davanti a sé
formando un "mazzo delle penalità".
Al termine di ogni mano, i giocatori contano quanti punti neri sono contenuti nel proprio
"mazzo delle penalità"; il gioco termina quando uno dei partecipanti raggiunge un totale
di 66 punti di penale.
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la versione del gioco di Dal Negro (per l'Italia);
ognuna delle carte raffigura un fantasioso numero
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