CARTE THAILANDESI
Lo stile chiamato Pai Tai
(semplicemente "carte thailandesi") in pratica corrisponde ai mazzi da Ceki
indonesiani e malesi. La composizione è la stessa di quest'ultimi: tre semi
(Denari, Stringhe e Miriadi) di nove carte ciascuno, e tre soggetti individuali
( Vecchio Mille, Fiore Rosso e Fiore Bianco), ognuno dei quali si ripete
due volte per un totale di 60 carte.
Bolli rossi sono presenti sui soliti soggetti ( Vecchio Mille, Fiore Rosso e 9 di
Stringhe).
In questo caso la forma delle carte è lunga e sottile, come molte edizioni cinesi, e
i loro dorsi privi di decorazione sono di color arancione scuro, come quelli delle carte di DongGuan
(descritte nella galleria cinese, pagina 1), oppure verdi. |
i tre soggetti speciali:
Vecchio Mille, Fiore Rosso
e Fiore Bianco |
da sinistra: 1 e 9 di Denari, Stringhe e Miriadi |
Tuttavia si possono notare diverse differenze proprie della varietà thailandese.
Una prima caratteristica generale è che tutti i soggetti del mazzo sono a
figura doppia: si può guardare ciascuno di essi da entrambi i lati, sui quali non solo
il motivo grafico dell'indice ma anche la parte più interna dell'illustrazione è perfettamente
simmetrica rispetto alla metà opposta. L'incarto riporta questa caratteristica come
"tipo a due teste". |
I motivi neri che formano gli indici sono gli stessi descritti per le carte da
Ceki indonesiane o malesi, e seguono lo stesso ordinamento, ma quello per "9"
è in posizione rovesciata (cfr. l'ultima carta dell'illustrazione qui in alto con
la tabella degli indici a
pagina 1).
Inoltre, le illustrazioni centrali non raffigurano i personaggi
tratti dal romanzo "Il margine dell'acqua", come in Cina, Indonesia e Malesia, ma hanno solo
motivi geometrici: nell'edizione thailandese non compare alcun volto stilizzato.
CARTE A QUATTRO COLORI
Il Pai Jîn Sì Sí, o "carte cinesi
a quattro colori", è uno stile composto da 112 carte divise in quattro semi di colore
diverso (giallo, rosso, verde e bianco, in ordine decrescente di valore).
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I sette soggetti in ciascun seme provengono dagli scacchi cinesi: Generale,
Mandarino, Ministro, Carro, Cavallo, Cannone e Soldato, che si ripetono quattro volte.
Lo stile è identico a quello usato in Cina, la varietà "lunga" del Si Se Pai,
ma le carte thailandesi si possono ancora riconoscere da un dettaglio: hanno i dorsi
gialli, mentre tutte le edizioni cinesi li hanno neri (una caratteristica pressoché costante,
cfr. la galleria cinese pagina 3).
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un Generale di ciascun colore, affiancato da
un Soldato,
un Cannone,
un Carro e un
Mandarino |
Soldato, Cannone, Cavallo, Carro, Mandarino e (rosso) Generale |
Pai Pong Jîn, letteralmente
"carte cinesi splendenti, sontuose", è il curioso nome che in Thailandia viene dato
allo stile a scacchi cinesi a due colori.
Ripete la stessa composizione standard già descritta nella galleria cinese
pagina 2: ciascuna delle due fazioni (seme nero e seme bianco)
dispone del Generale, Mandarino, Ministro, Carro, Cavallo e Cannone ripetuti otto
volte, il valore più basso, il Soldato, è presente con 10 unità, e non vi
sono soggetti "speciali". |
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Il numero totale di carte nel mazzo è 116, e a differenza dello stile a quattro colori
i loro spigoli sono acuti.
Non vi sono soggetti speciali, ma il valore più alto, cioè il Generale,
ha un'illustrazione particolarmente elaborata, e in uno dei due semi è rosso.
I dorsi sono privi di decorazione, di color arancio oppure verde. |
gli stessi soggetti dell'opposta fazione |
