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~~ Galleria 18 ~~ carte regionali Cina e Hong Kong · pagina 2 · carte a semi monetari II parte
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Questo è un diverso tipo di carte a semi monetari.
Il Mah Jong (il cui nome cinese è in realtà Ma Jue), è forse il gioco d'azzardo più diffuso nel paese.
Nonostante la popolarità, il suo nome viene scritto in due diversi modi, foneticamente simili: il primo, tipico del sud (area di Canton e Hong Kong), significa "passero della canapa", mentre quello usato più al nord (Shanghai, Taiwan, Pechino) ha il significato di "generale della canapa". In realtà, nessuno dei due è realmente correlato ai pezzi o alle regole del gioco.
Il Mah Jong di solito si pratica con un set di tessere come quelle mostrate qui a destra, ma un mazzo di carte è una soluzione più economica ed è anche molto più facile da trasportare. Infatti si dice che per le prime versioni del Mah Jong venissero usate le carte, con cui si giocava nelle strade e sulle barche; ma poiché durante le partite il vento creava problemi, vennero in seguito sostituite con tessere, più solide e pesanti.
tessere da Mah Jong
mazzo da Mah Jong di Double Dragon Brand (Hong Kong);
in alto: Stagione 1 (primavera), Fiore 4 (Bambù), Vento di Est,
Draghi Verde e Bianco; sotto: 1 e 8 di Bambù, 5 di Cerchi,
9 di Ideogrammi, e una carta addizionale "100 usi" Il mazzo si compone di 144 carte, tante quante sono le tessere di un set, divise in tre semi, i cui nomi occidentali sono Cerchi (o Ruote), Bambù (o Bastoni) e Ideogrammi (o Miriadi).
I nomi originali dei semi sono:Nel Mah Jong solo uno dei tre semi, i Cerchi, non ha una piena corrispondenza con il seme equivalente delle classiche carte a semi monetari, cioè i Denari, ma sul piano grafico la somiglianza è comunque abbastanza evidente.
- tong ("tubi") per i Cerchi, che rappresentano graficamente la sezione di un cilindro;
- suo ("stringhe"), o comunemente tiao ("oggetti lunghi, bacchette, bastoni") per i Bambù;
- oppure wan ("miriadi, 10.000") per gli Ideogrammi: il simbolo di quest'ultimi è lo stesso ideogramma wan descritto a pagina 1, che nelle carte è raffigurato più spesso con la grafia ufficiale, soprattutto nelle edizioni moderne.
Anche nello stile del Mah Jong il seme di Miriadi è l'unico nel quale il valore delle carte viene espresso per mezzo di cifre, non con i segni.
Invece alcuni elementi di discrepanza sono:I Venti e i Draghi sono onori.
- l'1 di Bambù, raffigurante un uccello, di solito un passero;
- i quattro Venti, rappresentati dalle loro rispettive direzioni: Dong (Est), Nan (Sud), Xi (Ovest) e Bei (Nord); si noti che nel gioco del MahJong la direzione principale è Est, a cui segue Sud situato sulla sua destra (non a sinistra, come in una bussola di tipo occidentale);
- il Drago Rosso ( Hua Zhong, "interno rosso", il cui secondo ideogramma compare sulla carta o tessera), che si riferisce al regno animale;
- il Drago Verde ( Qing Fa, "emissione verde", del quale compare il secondo ideogramma), si riferisce al regno vegetale;
- il Drago Bianco, ( Bai Pi, "pelle bianca"), si riferisce al mondo spirituale. Questo soggetto può a volte apparire come un pezzo completamente bianco, ma più spesso ha la forma di una cornice rettangolare blu, oppure verde e rossa.
carte da Mah Jong a testa singola (Effect Company, Hong Kong);
in alto: Stagione 1, Fiore 4, i tre Draghi (Rosso, Verde e Bianco),
in basso: Vento Est, 1 e 8 di Bambù, 5 di Cerchi, 9 di Ideogrammi
Ogni seme ha carte che vanno dall'1 al 9, come in qualsiasi stile a semi monetari, ma un mazzo o set da Mah Jong contiene anche i suddetti onori, cioè tre diversi Draghi (Bianco, Rosso e Verde) e quattro Venti (Est, Sud, Ovest e Nord).
Ognuno dei soggetti si ripete quattro volte.
Completano il mazzo altri otto soggetti speciali, chiamati le quattro Stagioni e i quattro Fiori cioè Pruno, Lillà, Bambù e Crisantemo (in alcune edizioni gli ultimi due sono in ordine invertito); a differenza dei valori e degli onori precedentemente descritti, questi otto pezzi sono tutti singoli.Infine, sono note edizioni che possiedono una doppia serie di Stagioni e Fiori (cioè quattro serie da quattro carte l'una), i cui soggetti sono variabili.
carte da Mah Jong di formato grande (marca Winner, Hong Kong?);
l'ultima carta a destra della fila in basso è una "matta" Alcune edizioni hanno anche un'ulteriore soggetto, ripetuto quattro volte, che ha la facoltà di assumere qualsiasi valore il giocatore voglia assegnargli, cioè una "matta". Di solito raffigura due ideogrammi dal significato letterale di "100 viaggi", che metaforicamente significa "dai molti usi", ma in altri casi può prendere sembianze diverse, addirittura quelle di un vero e proprio jolly (cfr. l'ultima illustrazione del paragrafo). Tali carte sono utilizzate solo in alcune parti della Cina, in particolare nell'area della città di Shanghai.
Un altro tipo di carte "extra" possono raffigurare animali: gallo, topo, gatto e verme. Rappresentano un elemento aggiuntivo assai di rado facente parte dei set di tessere o dei mazzi di carte provenienti dalla Cina, essendo più caratteristici di quelli provenienti dalla Malaysia o da Singapore.
Nei mazzi da Mah Jong il valore di ciascuna carta può essere raffigurato in un rettangolo bianco della forma di una tessera su uno sfondo di colore leggermente diverso, oppure può comparire liberamente disegnato al centro della carta. Il primo tipo è a figura doppia, mentre il secondo è a figura singola, e di solito ha due piccoli indici negli angoli (i giocatori devono tenere in mano 13 di queste carte).
A differenza degli altri stili di questo gruppo, le carte da Mah Jong esistono tanto in edizioni di "formato cinese", cioè con carte lunghe e sottili, che in versioni di formato grande, quasi delle stesse dimensioni delle carte da Poker o da Bridge ma con proporzioni simili. In questo caso i valori sono solitamente mostrati al centro, tanto nel rettangolo-tessera (come nella foto in alto) che, più spesso, su fondo bianco (come nella foto a destra).
edizione di formato grande, che riproduce in fotografia un
set di tessere; ditta GuoGuong ("orgoglio nazionale"), Cina
carte da Mah Jong di formato grande, marca KR (Hong Kong) Anche per i dorsi le carte da Mah Jong differiscono dal resto degli stili cinesi: sono infatti tra i pochi mazzi che non li hanno uniformi, di un unico colore, ma bensì con motivi geometrici, come le carte occidentali; alcune edizioni prodotte in Malesia hanno persino dorsi pubblicitari (cfr. l'esemplare mostrato qui in basso).
Il set completo di tessere e le regole del gioco si possono trovare nalla pagina Mah Jong (in inglese) di Steve Willoughby
Lo stile è derivato dalle vecchie carte Lat Chi a quattro semi (cfr. le note storiche a pagina 1), e prende il nome dal gruppo etnico degli Hakka le cui comunità, sparpagliate nella Cina meridionale, parlano l'omonimo dialetto.
Questo mazzo si compone di 38 carte, ciascuna delle quali raffigura un simbolo, posto al di sopra di un grosso ideogramma cinese abbastanza stilizzato che indica il seme. Quest'ultimo è dunque espresso sempre per iscritto (cioè non per mezzo di segni o illustrazioni).
Tutti i soggetti sono in bianco e nero, fatta eccezione per i sigilli rossi (di cui si dirà in seguito).
I dorsi dei mazzi Hakka sono per tradizione completamente neri.
I quattro semi hanno significati simili, ma non hanno alcun nome occidentale:
edizione di Da Fa Cai ("fare gran fortuna"),
Hong Kong; da sinistra, le carte sono:
9 e 8 di Sip, e 6 e 5 di Gon
- Sip: letteralmente "raccogliere, raggruppare", ed anche "10" (in questo caso "decine di miriadi", cioè "10 x 10.000", cfr. la parte introduttiva a pagina 1);
- Gon: "infilare, perforare", ed anche "una stringa di 1.000 monete";
- Sop: "stringa, corda";
- Ten: "filo, spago".
edizione marca "Double Happiness" (Cina):
da sinistra, 1 di Sip ("Yau Bak Tsu"), 1 di Gon,
1 di Sop e 1 di Ten ("Yau Ten Tsai") I semi di Gon e Sop vanno dall'1 al 9, mentre negli altri due, Sip e Ten, la numerazione regolare parte dal 2; infatti sulla prima carta di questi due si leggono gli ideogrammi Bak Tsu ("100 figli") e Ten Tsai ("piccolo Ten"), per cui queste due carte vengono rispettivamente chiamate Yau Bak Tsu ("1 100 figli") e Yau Ten Tsai ("1 piccolo Ten"); quest'ultima è anche detta Mau Ts'en Tsai, più o meno "nessun denaro".
Completano il mazzo due carte speciali: Li Ten (più o meno "filo meraviglioso") e Li Fa ("fiore meraviglioso", spesso gettato via perché mai utilizzato nei giochi); il nome di quest'ultimo soggetto ha una vaga rassomiglianza col "Fiore Bianco" dello stile DongGuan descritto in precedenza, il quale è anch'esso privo di bollo rosso.
edizione di marca "Double Eagle" (Hong Kong): 1 di Sip ("Yau Bak Tsu"), 8 ed 9 di Sip, 9 di Gon, 9 di Sop, 1 di Ten ("Yau Ten Tsai"), 9 di Ten, Li Ten |
Tali bolli o sigilli, di forma allungata, compaiono sullo sfondo
di otto carte, mostrate a sinistra:
"1 100 figli", "1 piccolo Ten", 8 di Sip, tutti e quattro i 9, e Li Ten.
In genere queste carte, cosiddette rosse, nei giochi hanno maggior valore. Il simbolo del seme di Gon è lo stesso ideogramma Guan di cui si è già detto nell'introduzione (Gon ne è la versione in dialetto Hakka), sebbene in queste carte appaia molto stilizzato; in effetti alcuni giocatori si riferiscono a questo seme col nome alternativo di Wan. |
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Le differenze di questo stile dagli altri sin qui descritti sono:Questi elementi di discrepanza con le altre carte cinesi sono invece condivise con le carte vietnamite a quattro semi (descritte nella galleria vietnamita).
- quattro semi, anziché tre;
- l'assenza dei Denari, rimpiazzati da un secondo seme legato alle stringhe;
- ogni carta ha il proprio valore espresso con un curioso simbolo sopra l'ideogramma (cioè il nome del seme);
- ogni soggetto è singolo (non vi sono doppi).
le carte Li Ten e Li Fa,
edizione Da Fa Cai, Hong Kong
simboli delle carte Hakka e valori corrispondenti
(per gentile concessione di Dylan W.H.Sung) La maggior parte degli strani simboli che indicano i valori (qualcuno perfino ricorda le Picche, i Quadri e i Cuori occidentali) somigliano graficamente ai numeri cinesi ordinari, come illustra la tabella qui a fianco. Il ricorso ai simboli al posto dei numeri può trovare spiegazione nella necessità di usare forme facilmente identificabili perché anche le persone con una limitata conoscenza della lingua scritta, come i contadini, potessero giocare al pari degli altri.
Un curioso particolare dello stile Hakka è che le carte di valore 2 hanno un simbolo simile alle Picche, nel quale è inscritto un piccolo ideogramma cinese diverso per ciascuno dei quattro semi, e messi in sequenza, come nella figura a destra, questi formano il testo "carte a caratteri grandi di carta". Si tenga presente che il vocabolo cinese per "carte (da gioco)", pai, traduce anche "tessere (da gioco)", quindi è necessario specificarne il materiale. Tuttavia, per formare questa espressione, i quattro 2 debbono essere disposti diversamente dall'ordinamento basato sulla gerarchia dei semi nel gioco.
Poiché in alcune edizioni il medesimo testo si legge per esteso anche sull'incarto del mazzo, si tratta con ogni probabilità di un secondo nome col quale questo stile è conosciuto in patria.
i quattro 2, che ricordano le Picche nostrane: insieme
formano il testo "carte a caratteri grandi di carta"
(marca "Double Happiness", Cina)
Il gioco maggiormente praticato con queste carte è Liuk Fu (o "Sei Tigri").
L'intero mazzo e le regole del gioco sono illustrate nella pagina How to Play Hak Ga Luk Fu Pai di Dylan W.H. Sung.
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CARTE A SEMI MONETARI
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